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L'Evangelo del Regno 4°Parte

L'Evangelo del Regno 4°Parte

“L’EVANGELO DEL REGNO 4°Parte”

Casavatore 14-02-2021                                                          PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO                                                                    

Oggi continueremo a parlare del tema che stiamo trattando negli ultimi culti riguardante l’Evangelo del Regno. La volta scorsa abbiamo parlato del grande e meraviglioso privilegio che abbiamo di far parte del ministero della riconciliazione della quale Dio ci ha equipaggiati. Pensate che Dio ha affidato, nelle nostre mani, il più grande messaggio che Egli potesse dare all’umanità e quindi il modo per riconciliarsi con Lui, attraverso la “buona novella”. Questo dimostra di quanto Dio si è fidato di noi (pensate che abbia fatto bene?), per questo non predicare il messaggio del Regno non onora Gesù e l’opera della croce. Quindi Lui ha posto in noi la Parola di riconciliazione ed inoltre, ci ha chiamati ad essere ambasciatori del Regno. Un ambasciatore è un portavoce del Regno di Dio (che deve replicare la voce di Dio e non parlare secondo i propri pensieri), che dichiara alle persone che il vincitore vive dentro di noi.

Nel cuore dei figli di Dio ci deve essere l’amore incondizionato e soprannaturale verso i perduti come Dio lo ha avuto per noi. Amare non è una cosa naturale ma è un qualcosa di soprannaturale soprattutto quando una persona ci ha fatto del male, non è facile, per questo c’è bisogno di un cuore ripieno dell’amore di Dio che ci ha amati incondizionatamente anche se lo abbiamo rifiutato e oltraggiato, prima di conoscerLo. L’amore di cui stiamo parlando è l’amore agapeo, un amore che non chiede nulla in cambio, che dà senza aspettative, un amore sacrificale. Dio non ci ama perché siamo belli, intelligenti o santi, Dio ci ama perché ha deciso di amarci per quello che siamo aldilà dei nostri difetti o pregi.

Dio è sempre presente nel nostro mezzo e continuamente ci propone cambiamenti e trasformazioni delle nostre vite. Per farlo, Dio ha bisogno che noi dobbiamo desiderarlo ed essere predisposti, affinché Lui possa operare.

Matteo 10:7-8; 7 Andate e predicate, dicendo: "Il regno dei cieli è vicino". 8 Guarite gli infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Mai come oggi bisogna predicare l’evangelo del Regno perché la chiesa di Cristo deve dimostrare la Sua potenza per conquistare anime per il Regno. È dalla chiesa primitiva che si predica del Regno, ma mai come ora, che ci troviamo negli ultimissimi tempi, dobbiamo predicare l’Evangelo del Regno, perché, come dice la Parola, è in questo tempo che ci sarà una grande raccolta di anime. Chi userà Dio per questo? La Sua chiesa e cioè me e te ed è per questo che dobbiamo manifestare la potenza di Dio attraverso la divulgazione dell’Evangelo, per rispondere alla chiamata di Dio per la chiesa. Questo ci indica che la potenza e la presenza di Dio sono gli elementi che attirano le persone e che è la chiesa quella chiamata a portare il cielo sulla terra. Quindi, da riconciliati, siamo diventati riconciliatori chiamati al Grande Mandato, per permettere alle persone di fare pace con Dio. Alle persone, siamo chiamati a dare, non una soluzione di cambiamento temporanea, ma una soluzione definitiva che si chiama Gesù.

Nel verso di Matteo che abbiamo letto prima, dice “Andate e Predicate”, questo presuppone da parte nostra un’azione, quella di andare, solo allora Dio ci investe di un’unzione speciale e soprannaturale che associata allo Spirito Santo, convince le persone ed edifica noi, ma quella unzione speciale è sperimentabile solo quando “Andiamo” per dare. Un principio che Dio insegna è che quando noi diamo, a noi sarà abbondato. Quando diamo amore, non veniamo privati di amore ma ci sarà un amore maggiore nella vita di ognuno di noi.

Quello che predichiamo, non è semplicemente un vangelo, ma è la “Buona Novella” e quando essa viene condivisa, si manifestano guarigioni, liberazioni, prosperità, vita nuova e nuova speranza. Nell’Antico Testamento, Dio dà delle indicazioni a riguardo.

Geremia 29:11; 11 Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza.

La buona notizia è che Dio ci sta chiamando a predicare, questi sono i pensieri che ha per noi, darci un futuro e una speranza!!!

L’opera del diavolo è rendere la chiesa naturale, bloccarla e non farla andare a predicare l’evangelo del Regno, ma quando si va nel Suo nome, qualcosa avverrà. Siamo chiamati a predicare l’evangelo del Regno, cioè la buona notizia del Regno di Dio che verrà predicata attraverso un predicatore di buone notizie. Il predicatore di buona notizia ha un messaggio di vita, per questo Dio ci sta chiamando a condividere agli altri le buone novelle perché Egli sta pensando il meglio per la vita di ogni persona.

Perché la buona notizia è quella del Regno? E perché Gesù predicava l’Evangelo del Regno?

Matteo 4:23; 23 E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermità fra il popolo.

Molti stanno predicando un vangelo, ma non è quello che predicava Gesù, questo perché, se togliamo il Regno dal vangelo, non abbiamo fatto altro che averlo sostituito con un altro vangelo e quando si continua a predicare un vangelo senza rivelazione, si continuerà a predicare senza la potenza di Dio. Quando Gesù predicava l’evangelo, le persone venivano liberate, guarite, ristorate, perché la potenza di Dio era manifestata, questo vuol dire che quando si inizia a predicare lo stesso vangelo che Gesù predicava, ci succederanno le stesse cose.

Quando presentiamo il Vangelo, facciamo conoscere il cuore del Padre, che per amor nostro ha dato il meglio che aveva! Dio ci ha dato un nuovo punto di vista: apprezzare le persone quando sono ancora peccatrici e vedere come Egli può trasformarle. L’unico Vangelo è quello predicato da Gesù e dagli apostoli.

Ecclesiaste 8:4; 4 Infatti la parola del re è potente; e chi gli può dire: «Che cosa fai?».

Attraverso il peccato l’uomo si è unito a satana ma attraverso la croce Gesù ha riportato l’uomo a Lui. Per tutti quelli che stanno dalla parte del Re sarà manifestata la Sua potenza attraverso la loro vita. Dobbiamo capire che, non siamo noi che compiamo miracoli, ma è Lui che fa miracoli attraverso di noi.

 

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