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Restaurare l'altare di Dio nella propria vita

Restaurare l'altare di Dio nella propria vita

RESTAURARE L’ALTARE DI DIO NELLA PROPRIA VITA

Casavatore 27-05-2018                                                                         PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO

Una delle ragioni per le quali le persone tornano nel mondo, tornano ad essere ammalati e smettono di prosperare è perché l’altare di Dio nella loro vita è in rovina. La parola “distrutto” indica qualcosa di rovinato, smantellato, frantumato. In senso biblico, indica qualcuno che ha cessato di avere un’intima relazione con Dio. A volte le persone pensano di avere già un altare senza sapere che quello è falso che non è quello che Dio vuole per noi, quindi si vive spesso nel compromesso, complichiamo la nostra vita, la nostra esistenza e purtroppo lì non c’è benedizione e diamo la colpa a Dio per ogni cosa. Bisogna accendere il nostro altare, tenere sempre acceso il fuoco. Sapete la religiosità è uno dei motivi per cui l’altare si spegne. Queste sono quelle persone che alla loro conversione erano pieni di passione, avevano sempre il loro altare acceso ma poi lo hanno abbandonato. Cosa succede poi? Che l’altare si riempie di polvere. C’è chi ha fatto peggio, invece di abbandonarlo, lo hanno rovinato e distrutto. Altri invece hanno lasciato all’interno la cenere. La cenere ti ricorda che lì una volta c’era il fuoco, il desiderio ardente di stare in presenza di Dio. Tutte queste persone vivono ancorate al passato ed alle esperienze che hanno fatto durante il loro cammino cristiano quando in loro ferveva la passione per Cristo. Gloria a Dio per quello che ha fatto ieri nella loro vita, ma Dio è il Dio del presente non del passato. Quando in passato hai ricevuto un miracolo sei stata una testimonianza della gloria di Dio, ma quello è passato, Dio non ha smesso di fare miracoli li compie ancora oggi ed è per questo che Lui vuole che la tua vita sia un miracolo continuo e che ogni giorno tu possa sperimentare l’Iddio dei miracoli. 1Re 18:20-40. La storia di Elia parla di quello che accadrà negli ultimi tempi, Israele era corrotta, aveva un re, Achab che si faceva influenzare dalla moglie Jezebel e tutto questo si verificò perché Israele si era allontanata dall’Eterno. Ora noi, come Elia, siamo chiamati a testimoniare che il nostro Dio è Dio e come possiamo farlo se il nostro altare è rovinato. Come possiamo superare crisi che mettono in gioco la nostra vita e la nostra casa? Le crisi verranno, ricordate sempre che i nostri nemici (carne, diavolo e mondo) sono agguerriti, non vogliono che la volontà di Dio faccia parte della nostra vita, vogliono distruggerci. Noi non siamo extraterrestri ma possiamo essere persone che vivono il soprannaturale, solo che abbiamo bisogno di ricomporre il nostro altare, dobbiamo mettere un fuoco di passione per Dio, Egli vuole mandare un fuoco di benedizione sulla nostra vita. C’è bisogno di un cambiamento radicale nella nostra vita. Verso 38. Dio risponde con il fuoco, Egli non è solo una storia Lui è l’Onnipotente. 1. Il fuoco consuma l’olocausto, cioè il sacrificio, brucia la legna, che parla della natura umana. 2. Il fuoco consuma le pietre, cioè le cose più dure che ci possono affliggere e gli intoppi che si mettono sul nostro cammino. 3. Il fuoco consuma la polvere, che riguarda il tempo che è passato dal nostro abbandono dell’altare. Sapete cosa fa altare? Sostiene la benedizione di Dio nella nostra vita. Questo vuol dire che quando abbiamo ricevuto una guarigione, un miracolo, una benedizione finanziaria o lavorativa, egli sostiene la nostra fede, non permette all’incredulità di farsi spazio nella nostra vita perché il diavolo vuole toglierci la fede e vuole farci vivere nella paura, portandoci lontano da Dio. Dove non c’è altare le cose non vanno bene, perdiamo la liberazione che abbiamo ricevuto perché i legami vecchi ritornano a presentarsi e noi non abbiamo la forza sufficiente per tagliarli. Tutto questo richiede sacrificio, perché senza di esso non si va da nessuna parte, nulla ti viene regalato noi siamo chiamati a mettere noi stessi sull’altare, dobbiamo essere noi l’olocausto. Solo attraverso il sacrificio saremo trasformati e cambiati, la nostra vita non sarà più la stessa perché sarà abbondantemente benedetta e se Dio lo dice è perché è vero. Perciò Dio ci sta dicendo, come fece con Elia, restaura, ripristina il tuo altare perché è demolito. Essere demolito vuol dire che non c’è più una relazione con Dio, che viviamo ancora dei ricordi del passato, non hai più un rapporto con Lui. Come teniamo vivo il fuoco dell’altare se nella nostra vita ci sono idoli. Qual era il problema d’Israele? L’idolatria. Cos’è l’idolatria? È tutto quello che mettiamo prima di Dio e che potrebbe essere il nostro lavoro, nostra moglie/marito, i nostri figli, i nostri piaceri; chi ha la priorità e chi o cosa è al primo posto nella nostra vita. Purtroppo Dio non può rispondere quando c’è idolatria. Quando c’è un altare nella nostra vita, le malattie, la depressione, la tristezza, la povertà, le afflizioni vengono consumati, i problemi di coppia vengono consumati. È nell’altare che Dio fa scendere il fuoco. Verso 39. Elia disse che il Dio che mandava il fuoco era il vero Dio. Quindi il nostro Dio manderà il fuoco sul nostro altare perché il nostro Dio è Dio. Non possiamo vivere dell’altare degli altri, dobbiamo avere il nostro altare, esso non è una preghiera è un tempo di adorazione e comunione con Lui ed avere così una relazione forte, profonda, potente, dove Dio ti rivela il Suo amore, la Sua Parola, ti rivela la fede, l’unzione, ti rivela la potenza, ti rivela i miracoli. È lì che incominciamo a vedere che Dio non ci abbandona e non ci lascerà mai, sarà sempre con noi, in eterno. Nei momenti difficili sai che puoi correre all’altare ad invocare Dio e vedrai che Egli risponderà con il fuoco della Sua potenza e la Sua provvidenza, andrà per te in opposizione a qualunque cosa ti verrà contro. L’altare è il luogo dove noi e tutto quello che facciamo, viene santificato. Matteo 23:19. Santificato vuol dire separato, messo da parte, Dio vuole appartarti per Lui, per il Suo Regno e da quel momento può dirti Io posso benedirti, posso prosperarti, da adesso in poi le tue cose e la tua vita cambierà si e si trasformerà, la Mia presenza non si discosterà più da te, dalla tua casa, da tuo marito/moglie e dai tuoi figli e nessuno potrà mai toccarti. Ricostruiamo il nostro altare, non permettiamo ai nostri nemici di averla vinta su noi, sulla nostra vita e sulla nostra casa, prendiamo un impegno serio con Dio, diamo il nostro corpo in sacrificio per Lui, Gesù ha fatto lo stesso e ora siede alla destra del Padre. Qual è la legna che metterai sull’altare? Sarà la lode e l’adorazione. Come costruisci il tuo altare? L’altare è il luogo dove bruci il tuo io, il tuo ego, il tuo orgoglio. dove muori a te stesso ogni giorno e vedrai che il fuoco sarà sempre vivo. Ricorda che all’altare sperimentiamo che Dio è l’onnipotente.

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