Cuore di orfano o cuore di figlio

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CUORE DI ORFANO O CUORE DI FIGLIO

Casavatore, 27/11/2016                                                                                                       PREDICA: PASTORE ANTONIO RUSSO

Con l’occasione della cena del Signore, la comunità si unisce per ricordare i tre aspetti che interessa: passato, presente e futuro. Il passato riguarda quel che Cristo ha già compiuto alla croce: salvezza, guarigione, liberazione, perdono dei peccati e rottura delle maledizioni; il presente invita ad un esame introspettivo per non cadere vittime della critica e del giudizio altrui, riconoscendo piuttosto le aree in cui si necessita in prima persona di cambiamento; e infine, il futuro rivolge l’attenzione verso il ritorno di Gesù, l’evento glorioso per cui la chiesa, identificata nella figura della “sposa” è nel pieno dei preparativi. Coloro che partecipano alla mensa del Signore, riconoscono la loro appartenenza alla famiglia di Dio, e ne gioiscono. Essi sono nati di nuovo divenendo figli di Dio, sanno di poter accedere a tutte le Sue ricchezze, si sentono amati e desiderano avere comunione con la nuova famiglia. Tuttavia, talvolta alcuni non perseverano in questa verità, e iniziano a cambiare la loro visione e il loro atteggiamento verso Dio e la nuova famiglia. Quando la rivelazione che Dio è Padre si affievolisce scattano dei meccanismi di vittimismo e di difesa nei Suoi riguardi e nei confronti degli altri. Si incomincia così a vivere da orfani, senza paternità, con una vita instabile, vittime di insicurezze e paure, estranei all’amore di Dio. Ma Gesù è venuto sulla terra per riscattarci dalla legge, e recuperare la meravigliosa comunione primordiale tra noi e il nostro Creatore, affinché tutti possano prendere parte alla famiglia celeste, godendo di rapporti di scambievole amore col Padre. Il Signore ci esorta a vivere da figli per godere di tutti i privilegi che ne derivano, camminando nell’ubbidienza e nella piena fiducia in Lui, che provvede a tutti i nostri bisogni.