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Guerra Spirituale – La Battaglia nella Mente

Guerra Spirituale – La Battaglia nella Mente

 

GUERRA SPIRITUALE – LA BATTAGLIA NELLA MENTE

Casavatore 07-04-2024                                                                              PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO

Oggi iniziamo una nuova serie sulla guerra spirituale, dove cercheremo di comprendere che il combattimento non è esterno, ma è nella nostra mente; quindi, è una realtà con cui dobbiamo confrontarci. Molti cristiani la ignorano o la negano, pensando che Gesù abbia già fatto tutto, tuttavia, la Bibbia ci insegna di rendere efficace ciò che Gesù ha compiuto e questa è una realtà che non dobbiamo ignorare, ma dobbiamo essere attivi nella fede. Dio vuole trasformarci da credenti passivi a credenti con una fede solida e sicura, pronti ad essere aggressivi contro le opere del diavolo; questo messaggio ci introdurrà in questa realtà per guidarci verso una trasformazione spirituale. Noi siamo chiamati a combattere nella guerra spirituale, mentre alcuni cristiani affrontano superficialmente il confronto con il diavolo. Dobbiamo cambiare il nostro approccio, diventando più incisivi e determinati quando prendiamo consapevolezza della guerra che ci circonda, tanto che lo spirito di paura deve temerci quando ci incontra nel nome di Gesù. Quando prendiamo una posizione di fede, malattia e avversità devono temerci a causa della nostra determinazione e dell'autorità che esercitiamo. Gesù ha sconfitto il diavolo, la malattia, la sofferenza, la paura e la povertà, tuttavia, l'avversario continua ad attaccarci perché ci odia, e non sopporta che siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio. Dobbiamo prendere consapevolezza della vittoria che Gesù ha ottenuto per noi e continuare a combattere finché siamo in questo corpo terreno. Per questo motivo l'apostolo Paolo scrive a suo figlio spirituale, Timoteo, queste parole:

1°Timoteo 6:12; 12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna, alla quale sei stato chiamato e per cui hai fatto la buona confessione di fede davanti a molti testimoni.

Ora, se c'è un combattimento, significa che è in corso una guerra che noi dobbiamo affrontare; non possiamo sottrarci al buon combattimento della fede. Questa è una guerra già vinta da Dio, ma che dobbiamo realizzare nelle nostre vite, sapendo che, quando ci schieriamo dalla Sua parte, combattiamo con il vincitore e questo ci renderà vittoriosi. Ma perché molti di noi falliscono in questa guerra spirituale? La risposta è semplice: a causa dell'ignoranza; tuttavia, il nostro desiderio è imparare ad uscire da questa condizione. Il libro del Profeta Osea ci ammonisce riguardo alla gravità dell'ignoranza e della mancanza di conoscenza.

Osea 4:6; 6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io ti rifiuterò come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo DIO, anch'io dimenticherò i tuoi figli.

Quindi, non dobbiamo permettere che l'ignoranza ci porti alla distruzione; ricordate, in cielo un giorno non ci sarà alcun premio per gli ignoranti. La conoscenza della verità ci libera dall'ignoranza, come ci ha insegnato Gesù quando ha detto che la verità ci rende liberi. Guardate al popolo di Israele: è perito a causa della mancanza di conoscenza, e questa lezione si applica non solo a loro ma si estende anche a noi, il popolo di Dio in questo tempo. L'Apostolo Pietro ci ha ricordato che siamo stati fatti sacerdoti e re per il nostro Dio, siamo una stirpe eletta, un regale sacerdozio, un popolo chiamato dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce. Come sacerdoti, abbiamo il sacro compito di presentare i bisogni della terra a Dio e di portare le risorse del cielo sulla terra; e anche se non tutti abbiamo un ministero profetico, siamo tutti chiamati a portare le risorse divine nelle nostre vite e in quelle degli altri. La preghiera del Padre Nostro, ci guida: “Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo”, questo è il compito di un sacerdote, prendere i bisogni, le necessità e le intercessioni, e presentarli a Dio, portando, poi, le risorse divine sulla terra. Se rifiutiamo la conoscenza e ignoriamo questa realtà, corriamo il rischio che Dio ci rifiuti come Suoi sacerdoti; quindi è fondamentale allinearci con la Sua volontà, per migliorare le situazioni nella nostra vita e vivere secondo il Suo piano perfetto per noi. Sapete, come combattenti e figli di Dio, dobbiamo conoscere le nostre armi celesti, per affrontare una guerra spirituale. È fondamentale essere consapevoli della nostra identità e posizione in Cristo, che ci collocano dalla parte della vittoria, e comprendere la nostra autorità spirituale e come utilizzarla, perché in Lui abbiamo ricevuto autorità e potenza. Non stiamo combattendo contro esseri umani, la nostra lotta è a un livello spirituale, non fisico; quindi non dobbiamo considerare le persone come i nostri nemici, ma riconoscere che dietro di loro c’è un’influenza di demoni.

Efesi 6:12; 12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.

Spesso ci fermiamo al pensiero che la nostra battaglia sia contro carne e sangue, ma la Bibbia ci apre gli occhi sulla vera natura della guerra spirituale. Paolo ci esorta a combattere non contro persone, ma contro principati, potestà, dominatori delle tenebre e spiriti malvagi nei luoghi celesti. Quando il verso parla di luoghi celesti, è bene comprendere di cosa stiamo parlando, infatti, noi viviamo in un universo diviso in tre cieli distinti: l'atmosfera che vediamo, il secondo cielo, abitato da forze oscure, e infine il terzo cielo, dove c'è la presenza di Dio e il trono della gloria. Spesso, il dolore e la sofferenza che sperimentiamo, hanno le loro radici nel mondo spirituale, ad esempio, i problemi fisici che incontriamo possono essere la conseguenza di risentimenti o conflitti spirituali, e, anche se questi problemi si manifestano nel mondo fisico, la loro origine è spirituale. Per comprendere veramente le situazioni che ci circondano, dobbiamo essere dotati di discernimento spirituale, aprendo gli occhi e le orecchie del nostro spirito, per percepire la realtà invisibile che va oltre i nostri sensi naturali. Senza questa capacità di discernimento e percezione spirituale, rimaniamo nell'oscurità, combattendo le persone e trasformandole nei nostri nemici. Sapete cosa succede? Il diavolo cerca di manipolarci, inducendoci a non preoccuparci, a stare tranquilli e a combattere tra di noi, mentre ci addormenta con false rassicurazioni. Questo avviene perché non abbiamo gli occhi dello spirito aperti per percepire la realtà nascosta dietro le situazioni. Gesù un giorno chiese ai Suoi discepoli chi la gente pensasse fosse Lui; dopo diverse risposte, Pietro ebbe una rivelazione dicendo che Lui era il Cristo, il Figlio dell'Iddio vivente. Gesù riconobbe che questa rivelazione non era venuta dalla carne e dal sangue di Pietro, ma dal Padre Celeste e quando Pietro cercò di dissuaderlo, Gesù lo rimproverò dicendo: "Satana, vai via da me!" Non stava chiamando Pietro Satana, ma stava discernendo l'influenza diabolica su di lui. La Bibbia ci insegna che ad alcuni è dato il discernimento degli spiriti, che va oltre la comprensione dei demoni e include anche il riconoscimento degli angeli e della presenza di Dio; per questo, dobbiamo crescere nello spirito per sviluppare discernimento e percezione. Di fronte a una diagnosi medica grave, potremmo non trovare una causa fisica, ma potrebbe esserci una causa spirituale; gli strumenti medici potrebbero non rilevare problemi spirituali, ma con il discernimento spirituale possiamo andare alle radici del problema, anziché fermarci alla superficie. L'uomo naturale non ha percezione nel mondo spirituale perché, come la Bibbia afferma, il principe di questo mondo ha accecato le menti.

1°Corinzi 2:14; 14 Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente.

Noi, come chiesa, dobbiamo crescere nel discernimento e andare oltre la realtà fisica e naturale, oltre a ciò che cade sotto i nostri sensi, per discernere la causa spirituale delle situazioni. Siamo spiriti prima di essere anima o corpo fisico, creati ad immagine e somiglianza di Dio; vivere in questa dimensione spirituale è possibile, ma dobbiamo entrare nella presenza di Dio. Quando riconosciamo che dietro una condizione c'è uno spirito malvagio, dobbiamo combattere il buon combattimento della fede per ottenere la vittoria. È essenziale riconoscere l'influenza diabolica dietro l'odio o l'ostilità di altre persone, perché non stanno combattendo noi, ma ciò che è dentro di noi. Quindi, non dobbiamo combattere le persone nel naturale, ma discernere che tutto ciò che accade nel mondo visibile è determinato dall'influenza del mondo invisibile, del mondo spirituale. Dobbiamo saper discernere e percepire questo per entrare in un vero combattimento spirituale, riconoscendo l'esistenza sia del regno delle tenebre che del Regno della luce, delle entità diaboliche e degli angeli dell'Eterno. Sapete, nel mondo spirituale, se avessimo gli occhi dello spirito aperti, vedremmo un combattimento, una guerra continua.

Salmo 91:11; 11 Poiché egli comanderà ai suoi Angeli di custodirti in tutte le tue vie.

Dio ci ha detto che ha posto degli angeli a proteggerci e, anche se non sappiamo cosa potrebbe accadere, siamo consapevoli della Sua protezione divina. Per questo stiamo imparando ad avere sempre un cuore di gratitudine, dicendo: “Signore, il peggio non ci accadrà, perché hai accampato degli angeli intorno alle nostre vite”. Il discernimento degli spiriti riguarda tutto ciò che è relativo al mondo dello spirito, che è decisamente più vasto di quello naturale. Vi è un'interazione profonda e fondamentale tra il mondo fisico e quello spirituale, infatti, quello fisico è stato creato per essere guidato e influenzato dal mondo spirituale. Prima del peccato di Adamo ed Eva, esisteva una profonda e chiara comprensione sia del mondo fisico che di quello spirituale. Tuttavia, se non siamo a conoscenza delle leggi che regolano questo mondo invisibile, sarà difficile affrontarlo. Il nostro vero campo di battaglia è la mente, ed è lì che le influenze spirituali trovano terreno fertile, modellando il nostro modo di pensare, parlare e vivere. Guardando al Sud Italia, notiamo come molte organizzazioni criminali siano influenzate da forze oscure e spirituali; infatti, la cultura moderna, con le sue distorsioni, è spesso manipolata da queste entità demoniache. Queste influenze spirituali hanno avuto un impatto anche sull'Italia, portando povertà e miseria a causa di credenze radicate e voti pronunciati che è fondamentale rifiutare con la potenza del nome di Gesù. Sapete, c'è una mentalità purtroppo comune che quando ci si reca in chiesa, l'obiettivo è solo quello di ricevere; ma non dovrebbe essere così, perché lo scopo primario deve essere quello di dare, e questo non riguarda solo l'area finanziaria. Molti dei problemi e delle crisi che affrontiamo, come la tossicodipendenza, l'alcolismo e le difficoltà finanziarie, hanno radici spirituali. Quando Gesù ha chiamato Pietro "Satana", si riferiva a ciò che stava dietro di lui; quindi, dobbiamo aprire gli occhi su questa realtà e comprendere che il nostro reale combattimento non è contro la carne e il sangue, ma contro queste potenze spirituali che influenzano e modellano il nostro mondo. Quindi, da dove ha avuto origine questa guerra? È iniziata quando Satana si è ribellato in cielo ed è stato scaraventato sulla terra; da quel momento, è iniziato questo conflitto. Noi siamo combattenti in questa guerra: non possiamo essere passivi, dobbiamo essere credenti militanti, attivi e pronti a combattere.

Isaia 14:12-14; 12 Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? 13 Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; 14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo".

In questi versi si manifesta l'orgoglio di Satana con i suoi quattro "io", e da quel momento è stato scagliato sulla terra. Nel libro dell'Apocalisse, si descrive il momento in cui fu gettato dal cielo: "La sua coda trascinava dietro di sé la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra." C'è un mondo spirituale, che non dobbiamo ignorare, descritto dalla Bibbia come Lucifero, che significa "angelo di luce" o "portatore di luce", ma che poi è diventato Satana, che significa "avversario", ed è diventato il principe di questo mondo, al quale Gesù disse: “Ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo.” Oggi, molti sono oppressi da questo spirito, e molti cristiani che vivono nella carne non sono consapevoli della guerra spirituale che si combatte nelle loro menti, perché non hanno il discernimento spirituale per comprenderlo. Quanti di noi hanno avuto pensieri malvagi, di suicidio e di abbandono? Questi pensieri non sono nostri, ma sono il frutto di questa guerra spirituale. Il diavolo fa di tutto per allontanarci dalla presenza di Dio e dalla Chiesa, perché sa che lì possiamo essere guariti, liberati e trasformati. Per esempio, i pensieri che ci definiscono come falliti, indegni, incapaci, poveri o malati provengono dall'inferno; al contrario, Dio pensa a noi con pensieri di pace, di benedizione e di amore. Quindi, dobbiamo respingere questi pensieri negativi nel nome di Gesù, perché la vera guerra si combatte nella nostra mente ed è lì che Dio ci chiama a combattere. Concludiamo leggendo due versi in cui siamo esortati a seguire quelle che sono indicazioni divine:

Giacomo 4:7; 7 Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi.

1°Pietro 1:13; 13 Perciò, avendo cinti i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo. 

 

 

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