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Il Mistero dell'Amore

Il Mistero dell'Amore

 

IL MISTERO DELL'AMORE

Casavatore 03-03-2024                                                                       PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO

La Bibbia insegna che quando parliamo in altre lingue, non stiamo comunicando con gli uomini, ma stiamo parlando con Dio, il quale, in Spirito, proferisce misteri. L'amore stesso è un mistero, ma la Bibbia ci esorta a comprenderlo perché non dobbiamo rimanere nell’ignoranza riguardo questa realtà, per questo Dio ci permette di conoscerlo affinché possa essere rivelato nella nostra vita. Come discusso la volta scorsa, riguardo alla visione dell'amore di Dio per il mondo, in questo servizio di culto continueremo ad approfondire questo tema, che ha per titolo "Il mistero dell'amore". Quindi, prima di entrare nel tema odierno, faremo un breve riassunto dell'argomento trattato nella settimana scorsa. Naturalmente, Giovanni 3:16 è stato il versetto che abbiamo condiviso, che ci ricorda come Dio abbia tanto amato il mondo da donare il suo unigenito figlio affinché chiunque creda in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Quindi, questo ci testimonia quanto Dio ami profondamente l'umanità e ci offra il meglio di sé stesso, mostrando il Suo amore attraverso Gesù. Inoltre, dopo aver fornito delle statistiche, abbiamo esaminato lo stato attuale del mondo ed enfatizzato l'importanza di essere sensibili ai bisogni circostanti, perché siamo chiamati da Dio a rispondere a tali necessità con la nostra sensibilità spirituale. Pertanto, ci siamo chiesti il motivo per cui il mondo è in questo stato, e la risposta è che la Chiesa non sta adempiendo al suo compito principale: diffondere il Vangelo. Abbiamo identificato diverse cause di questo problema, tra cui la mancanza di senso di urgenza nel far conoscere Gesù alle persone e la perdita della convinzione nell'attesa del ritorno di Gesù, insieme alla mancanza di peso per le anime perse e alla perdita della visione di raggiungere il mondo con il Vangelo. Sappiamo, però, che Dio sta suscitando un rimanente di persone che desiderano adempiere al mandato divino e raggiungere i perduti. Infine, abbiamo esplorato la visione di Dio per il mondo, che mira a raggiungere l'umanità attraverso la compassione e l'amore, e quindi dobbiamo rispondere a questo mandato divino con gratitudine e dedizione. Poi, abbiamo parlato di tre parole greche che definiscono il mondo secondo il significato che la scrittura vuole attribuirgli. La prima parola greca per mondo è “aion”, che si riferisce al presente malvagio secolo governato da satana. Perché stiamo parlando di questo? Perché in 1°Giovanni 2:15 è scritto non amate il mondo e in Giovanni 3:16 è scritto che Dio ha tanto amato il mondo. Potrebbe sembrare una contraddizione, ma non lo è, perché in 1°Giovanni 2:15 si riferisce al sistema malvagio capeggiato da Satana, al quale non bisogna amare, non bisogna prenderne i costumi, le abitudini, il parlare e il vivere. Invece, Giovanni 3:16 si riferisce al mondo come la terra abitata dagli esseri umani, e quindi, in questo caso, la parola greca riferita al mondo, è “Oikoùmene”. Quindi sono due parole che dicono cose differenti, infatti, mentre noi traduciamo mondo nella stessa parola, nel testo greco ci sono parole differenti, quindi Dio non si contraddice. La terza parola greca per il mondo è “Kòsmos”, inteso come il creato e quindi il mare, il cielo, la luna e il sole ecc... Ora, Dio non ha amato il mare, il sole, le piante o gli animali; Dio ha amato invece le creature, noi, che siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza, da essere così grandemente amati, che ha compiuto un'opera straordinaria. Non se n'è stato semplicemente zitto, ma ha agito e ha mandato Suo figlio a morire sulla croce per liberarci e salvarci. Per noi, ora, la Bibbia parla della grande raccolta o la raccolta degli ultimi tempi, come Gesù ha profetizzato. Infatti, ci ha insegnato a discernere le stagioni, così come i cambiamenti climatici, dobbiamo discernere anche il tempo della raccolta, sapendo che i nostri amici e vicini sono pronti ad ascoltare il messaggio dell'amore di Dio e ad accettarlo. Questa grande raccolta è già in corso in molte nazioni del mondo, dove migliaia di persone si stanno avvicinando a Cristo. Nonostante, secondo una statistica, circa il 50% dei credenti non sia tornato in chiesa dopo il Covid, Dio sta raccogliendo milioni di persone in tutto il mondo, inclusi molti non credenti che si stanno convertendo. Poi, abbiamo parlato sull’esigenza di lavorare su noi stessi, migliorando le nostre buone attitudini e abbandonando quelle negative, come l'orgoglio e la presunzione, perché ognuno di noi ha bisogno di un processo di crescita personale. Inoltre, abbiamo visto la condizione del mondo come la vede Dio, che ci mostra le persone come pecore senza pastore, stanche e confuse; quindi, dobbiamo impegnarci a diventare operai che condividono l'amore di Dio con gli altri. Perché la vita terrena è breve, dobbiamo prepararci per l'eternità, non attaccandoci troppo alle cose materiali, ma cercando prima il Regno di Dio e la Sua giustizia, sapendo che tutto quello di cui abbiamo bisogno ci sarà provveduto.

Ora, affronteremo il tema di quest’oggi riguardante “Il mistero dell’amore di Dio”. Intanto, l’amore di Dio non può essere capito con la mente, esso è un mistero, perché non possiamo sapere quale sia stato il motivo per cui il creatore dei cieli e della terra sia morto sulla croce per noi, e questo ci spinge a indagare su questo mistero che è l'amore di Dio. Sapete, ci sono persone che, mentre vengono abbracciate e apprezzate, rimangono rigide, questo avviene perché non si è abituati ad essere amati o ad esprimere amore, a causa dell'ambiente ostile caratterizzato da corruzione e peccato in cui vivono. Tuttavia, l'amore deve essere manifestato, come Dio ci ha insegnato, per questo, non dovremmo esitare ad abbracciare e apprezzare gli altri, perché ciò è una dimostrazione di amore che dovrebbe diventare parte integrante della nostra vita e crescere continuamente.

1°Giovanni 4:16; 16 E noi abbiamo conosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; e chi dimora nell'amore dimora in Dio e Dio in lui.

Quindi, riconosciamo che Dio non solo ha amore, ma è amore, perché esso costituisce l'essenza stessa della Sua natura. Questo pensiero, va oltre la mera manifestazione di amore, perché Dio è essenzialmente amore, dimostrando questa realtà nel fatto che non è cambiato nel Suo essere amore, né ha trasformato il Suo amore in un momento specifico; piuttosto, ha sempre incarnato questa caratteristica, indipendentemente dal tempo o dalle circostanze. Sapete, non esiste una distinzione tra un Dio dell'Antico Testamento e uno del Nuovo Testamento, perché Gesù stesso, venendo sulla terra, ha mostrato e manifestato l'amore divino. Dio, prima ancora che noi esistessimo, ci ha creati dall'amore stesso, dimostrando la Sua cura e dedizione per l'umanità. Questo concetto è reso evidente anche dal fatto che, prima della nostra creazione, la Bibbia rivela che l'Agnello di Dio è stato immolato prima della Fondazione del mondo, indicando che Dio ha provveduto alla soluzione prima ancora che il problema sorgesse.

1°Pietro 1:19-20; 19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia, 20 preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi,

Quindi, prima ancora che noi venissimo al mondo, Dio aveva già preordinato l'Agnello di Dio. Sapete, molti di noi affrontano sfide nella vita, ma dobbiamo comprendere che Dio ha già predisposto soluzioni per i nostri problemi. Prima che ci ammalassimo, Dio aveva già risolto il problema della malattia; prima che affondassimo nella depressione, aveva già sconfitto l'ansia e la paura; prima che affrontassimo il cancro, già aveva provveduto a miracoli e guarigioni. Questo dimostra l'immensità dell'amore di Dio per ciascuno di noi e per l'intera umanità.

2°Pietro 3:9; 9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento.   

Gesù ha promesso il Suo ritorno, un evento che è sotto la sovranità del Padre e anche se Gesù ha detto di non conoscere il giorno o l'ora, noi possiamo discernere i tempi e riconoscere i segni del Suo imminente ritorno. Tuttavia, mentre non conosciamo il momento esatto, possiamo essere certi che il Padre non tarda nell'adempimento della Sua promessa perché desidera che nessuno perisca ma che tutti si ravvedano. Dio non ha creato l'inferno per l'essere umano; al contrario, ha pensieri di pace e di salvezza per ogni creatura umana. Il ritorno di Gesù avverrà quando l'Evangelo del Regno sarà predicato a tutte le nazioni, dimostrando che Dio ama e desidera il bene dell'umanità, mantenendo così la Sua intenzione originale di amore e redenzione per essa. Solo chi ha una vera conoscenza di Dio comprende il significato dell'amore, compresa la sua natura sacrificale e altruistica, nota come amore agape. Potremmo aver portato qualcuno in chiesa nella speranza che trovi amore, ma in realtà ha bisogno di avere un incontro personale con Dio per conoscere veramente l'amore. Pertanto, se consideriamo il cristianesimo come una religione, è l'unica che è fondata sull'amore, mentre le altre si basano su principi diversi, come la meditazione o addirittura la violenza. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù ci insegna che l'amore di Dio in noi ci trasforma in persone diverse.

Giovanni 13:34-35; 34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri.

Quindi, questo nuovo comando ricevuto, che dice "Amatevi gli uni gli altri", non si basa sulle emozioni; non possiamo dire "Non mi sento di amarlo", perché questo non è amore agape, ma amore phileo. L'amore agape coinvolge la volontà, il che significa che possiamo decidere di amare o anche scegliere di non farlo.

Verso 35; 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».

Il segno distintivo dei discepoli di Cristo è l'amore disinteressato verso gli altri, che testimonia la presenza di Dio in noi. Questo amore, noto come amore agapeo, è ciò che rende il cristianesimo riconoscibile e unico, perché il fondatore della fede, Gesù Cristo, ha dimostrato questo amore morendo per l'umanità. Anche se Dio possiede un potere infinito, ha scelto di manifestare il Suo amore attraverso il sacrificio e la redenzione anziché tramite la distruzione. La Chiesa oggi ha una grande carenza di amore, quindi abbiamo bisogno di una rivelazione sull'amore di Dio, che è presente in noi ma non viene vissuto pienamente. Se praticassimo l'amore agape come comandato da Dio, non vivremmo nell'offesa o nei conflitti, come spesso accade, perché tale amore ci distingue come Suoi discepoli più dei miracoli o delle opere. Sapete, il diavolo può imitare molte cose, ma non può replicare l'amore divino, che è l'essenza stessa di Dio. Ora è tempo di mostrare l'amore che Dio ha introdotto in noi, superando il nostro orgoglio e le nostre ferite emotive, permettendo così a questo amore di fluire liberamente nelle nostre vite.

Romani 5:5; 5 Or la speranza non confonde, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Sapete, tutti i nati di nuovo, hanno l'amore di Dio dentro di loro, perché esso è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Quanti di noi credono in questo? Dio lo ha dichiarato nella Sua Parola, e ci chiama a compiere una rivoluzione d'amore, il grande amore di Dio. Quando un figlio di Dio vive nell'amore, non ferisce gli altri, ma li protegge, li sostiene e li spinge ad amare gli altri, mentre chi non vive nell'amore è colui che ferisce. L'amore di Dio desidera essere uno scudo nella nostra vita e nei nostri cuori, a causa della mancanza di amore nella Chiesa oggi, perché non abbiamo permesso a Dio di rinnovare le nostre menti. Il Vangelo di Matteo ci fornisce la ragione di questo deficit d'amore nella Chiesa di oggi.

Matteo 24:12; 12 E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà;  

Perché manca l'amore oggi nella Chiesa? Perché l'iniquità si è diffusa e Gesù, profetizzando sugli ultimi tempi, indica questo come uno dei segni del Suo ritorno imminente. Quando osserviamo la malvagità sia dentro che fuori dalla Chiesa, rischiamo di indurire i nostri cuori e permettere che l'iniquità ci influenzi distruttivamente. La malvagità ferisce, offende e rende le persone vulnerabili, di conseguenza, l'amore si raffredda perché il diavolo cerca di convincerci che l'amore non esiste né dentro né fuori, inducendoci a chiuderci e a diventare diffidenti. Questo raffreddamento dell'amore conduce alla perdita del primo amore verso Dio, portando i credenti a vivere nell'odio e nella dissolutezza.

1°Giovanni 3:14-16; 14 Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte.

Quindi, come riporta il verso, siamo coscienti di essere passati dalla morte alla vita perché Gesù è morto per noi, e anche perché chi non ama il proprio fratello è ancora morto e rimane nella morte. Ma noi, amiamo i nostri fratelli e le nostre sorelle, anche quelli che non lo meritano, perché l'amore che pratichiamo è sacrificale. Quindi, quando l'iniquità si diffonde, dobbiamo proteggere la nostra vita e il nostro cuore attraverso il discernimento. Sapete, l'obiettivo del diavolo è allontanarci dall'amore di Dio, portandoci a vivere nell'offesa e nell'odio con un cuore risentito e amareggiato.

Verso 15; 15 Chiunque odia il proprio fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé.

Sapete, l’omicida non è solo colui che commette un omicidio fisico usando un’arma, c’è anche chi lo fa con le parole, come indicato nel passaggio biblico riportato nei Proverbi: "Morte e vita sono in potere della lingua". Quindi, è importante sincerarsi se nutriamo odio o rancore verso qualcuno, in tal caso, dobbiamo perdonare e liberarci dall'amarezza, altrimenti ci identifichiamo come omicidi e non avremo parte nel Regno di Dio, perché l'omicida non ha la vita di Dio dimorante in sé.

Verso 16; 16 Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli.

C'è qualcuno che può dire di non aver avuto bisogno dell'amore di Dio? Sicuramente nessuno, perché la verità è che Gesù ha dato la Sua vita per noi, e noi, seguendo il Suo esempio, dobbiamo essere disposti a dare la nostra vita per i nostri fratelli. Quindi, concludendo, è difficile comprendere come un cristiano possa ancora vivere nell'odio, perché la Bibbia ci avverte che gli omicidi non erediteranno il Regno di Dio. Sapete, l'obiettivo qui non è causare sofferenza, ma piuttosto promuovere la rinuncia all'odio nel cuore, perché l'odio può portare alla nostra distruzione. Se ci hanno ferito o offeso, non dovremmo permettere al rancore e all'offesa di continuare a farci del male, perché è come tenere un coltello conficcato nel cuore, e il danno maggiore lo subiamo noi stessi. Per questo, dobbiamo decidere di essere guariti, permettendo allo Spirito Santo di sanare le nostre ferite interiori, gettando via il risentimento e il rancore. Questo atto di rinuncia al male e all'offesa porterà guarigione alla nostra vita e al nostro cuore.     

 

 

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