• Media Archivio PDG Napoli
  • Media Archivio PDG Napoli

Il risveglio degli ultimi tempi 3°Parte - "Il roveto ardente"

Il risveglio degli ultimi tempi 3°Parte -

“IL ROVETO ARDENTE”

Casavatore 21-03-2021                                                                              PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO                                                                           

Tutto quello di cui noi abbiamo bisogno, per ogni cosa della nostra vita, è Lui, il nostro Dio, tutte le altre cose di cui pensiamo di non poter farne a meno, non fanno altro che rallentarci o addirittura bloccarci, nell’opera che Dio stesso ci ha chiamati a compiere. Dio, ha in cuore di portarci in luoghi dove non siamo mai stati, riguardo a questo, la Bibbia ci dice una cosa straordinaria:

1°Corinzi 2:9; 9 Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano».

Quindi siamo pronti ad andare nel luogo dove Dio vuole condurci? A fare ciò che non abbiamo fatto fino a questo momento? Ma soprattutto siamo pronti a vedere ciò che Lui ha preparato per la nostra vita? Pensiamo forse di aver visto tutto di Dio e non ci aspettiamo niente di nuovo? Perché se questo è il nostro pensiero, allora rimarremo sempre come siamo. Invece noi dobbiamo sempre approcciare Dio con aspettative perché, come dice il verso precedente che abbiamo letto, Dio sta preparando cose che vanno aldilà di quello che pensiamo o immaginiamo per la nostra vita.

La volta scorsa, parlando del risveglio, è stato condiviso qualcosa tratto dal libro di Aggeo e che tratta l’ordine divino riguardante l’ultimo ciclo, quello della venuta di Gesù.

Aggeo 2:6-9; 6 Poiché così dice l'Eterno degli eserciti: "Ancora una volta, tra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e la terra asciutta; 7 farò tremare tutte le nazioni; il desiderio di tutte le nazioni verrà e io riempirò questo tempio di gloria", dice l'Eterno degli eserciti. 8 "Mio è l'argento e mio è l'oro", dice l'Eterno degli eserciti (La nostra economia non dipende dalla terra ma dipende da Dio). 9 "La gloria di quest'ultimo tempio (Che siamo noi, la chiesa di Cristo) sarà più grande di quella del precedente", dice l'Eterno degli eserciti; "e in questo luogo io darò la pace"», dice l'Eterno degli eserciti.

Cosa impariamo da questi versi? Che ci sono cinque cose che si evidenzia in chi vive una vita di risveglio:

  1. Scuotimento Globale e mondiale.

Questo riguarda tutte le cose: la terra, le famiglie, i governi, le persone ecc…

  1. Versamento dello Spirito Santo (Fase intermedia).

Questo avverrà in contemporanea allo scuotimento e riguarderà il più grande risveglio che la chiesa e la terra, abbia mai sperimentato e vissuto.

  1. La grande raccolta degli ultimi tempi (fase finale).

Migliaia e milioni di persone e quindi di anime saranno raccolte.

  1. La manifestazione della Gloria di Dio nella Sua chiesa.
  2. Seconda venuta di Gesù.

Rapimento e seconda venuta.

Ora parliamo di un personaggio che ne ha passate tante, vivendo un tempo di grande confusione nel quale aveva perso di vista determinate cose nella sua vita e dove ad un certo punto fece un incontro soprannaturale con la presenza di Dio che portò un cambiamento radicale nella sua vita, quest’uomo era Mosè. Egli ha vissuto per 120 anni divisi in tre parti: i primi 40 anni nella carne, i secondi 40 anni nell’anima e gli ultimi 40 anni nello spirito.

Esodo 3:1-5; 1 Or Mosè pascolava il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; egli portò il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di DIO, all'Horeb (Lui senti una forte spinta interna per superare il deserto fino ad arrivare alla presenza di Dio). 2 E l'Angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava. 3 Allora Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!». 4 Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi». 5 Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo».

Dio chiamò Mosè quando egli compì ottant’anni e quindi dopo essere stato nel deserto per formarlo nell’anima. Lui era una persona irruenta, abituata a comandare essendo figlio della figlia del faraone e che scappò dall’Egitto per aver ucciso un egiziano che stava frustando un ebreo (lui sapeva la sua origine ebrea). Quei quarant’anni gli servirono appunto per cambiargli il carattere, sapete la Bibbia lo definisce come l’uomo più mansueto della terra. Quindi Dio lo chiamò, affinché portasse liberazione al Suo popolo sotto schiavitù per quattrocentotrent’anni.

Esodo 3:10-11; 10 Or dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto». 11 Ma Mosè disse a DIO: «Chi sono io per andare dal Faraone e per far uscire i figli d'Israele dall'Egitto?».

Dio, come per Mosè, vuole che ognuno di noi possa cambiare per ritornare ad essere, come nella creazione, ad immagine e somiglianza Sua. Quindi per ognuno di noi Egli ha preparato una crescita costante che va di fede in fede, di gloria in gloria, di presenza in presenza. Prima abbiamo parlato che Dio ha preparato delle cose per coloro che lo amano e quindi per i Suoi figli, e noi, per poter accedere a queste cose, abbiamo bisogno di avere fame perché più si ha fame, più si realizza il di più che c’è, da parte di Dio, da sperimentare. Oggi è il tempo per entrare nel risveglio, nel movimento di Dio, questo vuol dire purificazione, dedizione totale e predicazione dell’Evangelo. A questo punto chiediamoci a che punto stiamo nella nostra vita, se siamo pronti per lasciarti usare, ma soprattutto se siamo disponibili. Dio non richiede la persona più brava o più talentuosa, Egli, in una persona, ricerca la sua disponibilità e obbedienza, il resto lo fa Lui. In altre parole, Dio non ci chiede se siamo capaci o meno perché è Lui che ci renderà capaci. È bene ricordare sempre che il diavolo non ci combatte per dove ci troviamo adesso, ma per dove Dio ci vuole portare e quindi per quello che Dio ha preparato per la nostra vita.

Mosè, come abbiamo detto, aveva ottant’anni quando Dio si manifestò a lui. Purtroppo oggi a quell’età si pensa che si è in pensione e che si debba morire, quindi immaginate cosa ha potuto pensare Mosè. Leggiamo di nuovo il verso 5 e 10 di Esodo:

Esodo 3:5;10; 5 Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo».

In quel luogo c’era la presenza di Dio.

Verso 10 Or dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto».  

Dio ci sta dicendo “Vieni ed io ti manderò a liberare il mio popolo dalla paura, dalla depressione, dallo scoraggiamento e dal buio”. Stiamo uscendo dal deserto e stiamo andando ad incontrare Dio che ha preparato qualcosa di glorioso per la mia vita e per quella degli altri. Questo ha a che fare con un’azione, cioè dobbiamo muoverci mettere in pratica ciò che di ci dice. C’è differenza tra “momento” e “movimento”. “Momento” significa che si è arrivati fino ad un certo punto e ci si è fermati, ma quando si vive un “movimento”, significa che la propria vita è disponibile a Dio, per cambiare. Passare da una condizione all’altra e passare dalla morte alla vita, questo è quello che Dio dice riguardante il risveglio. Cosa precede un risveglio personale? “UN INCONTRO CON DIO”. Mosè incontra Dio e la sua vita cambia radicalmente, ma ha dovuto passare il deserto. Niente può preparare più del deserto e più di una visitazione divina. Il deserto è il miglior posto per ricevere, esso è un posto di solitudine, dove si pensa che la vita sta per finire, dove si pensa anche che Dio ci abbandoni. Ma invece, proprio in quel momento, quando pensi che è la tua fine, Dio dice “SEI NELLA PARTE FINALE DEL TUO DESERTO, SEI PRONTO PER UN INCONTRO CON ME”. Un incontro di trasformazione e cambiamento. Abbiamo bisogno di ricevere trasformazione, cambiamento e liberazione, perché Non possiamo liberare gli altri se noi stessi siamo schiavi. Noi abbiamo un patto di diritto, noi siamo figli, Dio ha mandato un liberatore affinché fossimo liberi e quindi noi saremo più schiavi per sempre e che i nemici non domineranno più nella nostra vita a meno che non glielo permettiamo.

Atti 7:6-8; 6 E Dio parlò così: che la sua progenie dimorerebbe come forestiera in paese straniero, e che là sarebbe tenuta in schiavitù e maltrattata quattrocento anni. 7 Ma Dio aggiunse: "Io giudicherò la nazione alla quale avranno servito; e dopo ciò, essi usciranno e mi serviranno in questo luogo". 8 Poi gli diede il patto della circoncisione. E così Abrahamo generò Isacco e lo circoncise nell'ottavo giorno; Isacco generò Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi.

Noi abbiamo un patto con Lui, Dio ci ha mandato Cristo, Egli è il nostro liberatore. Quindi, qual è il primo requisito del risveglio? Avere un incontro personale con la presenza di Dio.

Daniele 11:32; 32 Con lusinghe corromperà coloro che agiscono empiamente contro il patto; ma il popolo di quelli che conoscono il loro DIO mostrerà fermezza e agirà.

Quelli che conoscono Dio, faranno le stesse opere che ha fatto Cristo quando era sulla terra: inizieranno ad agire mostrando fermezza. Dio sta portando ognuno di noi, nella posizione giusta per farci cambiare e ci sta riposizionando per farci diventare dei liberatori. Attraverso quel roveto, Dio insegna a Mosè il modo per affrontare tutti gli ostacoli, per andare dal faraone:

  1. Ad ascoltare la Sua voce.
  2. A camminare nella Sua presenza.
  3. A vivere nel soprannaturale.

 

10
13
15
16
18
19
2
20
21
22
23
24
25
26
3
4
5
6
7
8
9

 

Resta in Contatto

Inserisci la tua email per rimanere aggiornato