Il seme che rilascia una raccolta
“IL SEME CHE RILASCIA UNA RACCOLTA”
Casavatore 20-06-2021 PREDICAZIONE: FRATELLO MARCO VITTORIO
Quando trattiamo temi come sottomissione, ubbidienza e offerta è sempre difficile parlarne perché ci si va a scontrare con cose che sono dure a mettere in pratica avendo ha a che fare con il sacrificio. Dio però, nella Sua Parola, ne parla e questo ci fa pensare che non si può predicare solo su quello che fa comodo, ma soprattutto su quello che ci costa perché è così che Dio si manifesta fortemente nella nostra vita. Il tema di questa sera infatti, tratta sul seme che rilascia una raccolta e subito possiamo vedere due aspetti che differenziano due diversi modi di accostarsi al seminare e quindi al dare. Infatti, il seminare, lo possiamo vedere come un qualcosa che va via e quindi perso, oppure come un qualcosa che arricchisce. Ci sono semi che vengono spesso conservati e rimangono infruttuosi questo perché, in molti pensano che conservando il seme, questo porti frutto, ma non è così. Il seme, per dare luogo al suo processo, ha bisogno di essere seminato e quindi piantato affinché possa portare un frutto che a sua volta porterà altro seme. Quando si parla nella Bibbia di “semina e raccolta”, in molti passaggi viene associato l’aspetto finanziario e al portare frutto in aree della nostra vita. Ogni semina, porta sempre una raccolta specifica nell'area dove seminiamo. Dio, attraverso questo principio, vuole portarci da un livello di sufficienza ad una condizione di abbondanza. Dio dona in abbondanza per poter benedire altri e far avanzare il Suo Regno infatti non ci dona solo per benedirci ma per arrivare a tutti quelli che incontreremo. Questo tipo di approccio alla semina, servirà a togliere dalla nostra vita la mentalità di mediocrità. Quando parliamo di semina finanziaria, la Bibbia dice che è l'amore per il denaro, la radice d'ogni male e non il denaro, quindi tutto dipende dall'attitudine del nostro cuore infatti se abbiamo il cuore verso Dio non ci faremo dominare dall'amore per il denaro. Sapete, il Pastore è solito dire che il denaro è un ottimo servo ma un cattivo padrone. Il meccanismo di semina e raccolta, si approccia e si aziona solo attraverso la fede nella Parola di Dio infatti Essa dice che se siamo disposti a credere e a obbedire, “Dio ci farà mangiare i frutti migliori della terra”. Bisogna che comprendiamo che la povertà, non è uno stato economico che viviamo, ma uno stato spirituale e mentale della nostra vita. La povertà è uno spirito ed una mentalità errata, non è quindi, una questione relativa a ciò che abbiamo o a quello che ci circonda, ma è un limite che mettiamo nella nostra vita, per questo poi diventa un’attitudine e un pensiero mentale. Dio però ha un altro pensiero per noi ed è quello che noi prosperiamo in ogni cosa.
2°Corinzi 9:6; 6 Or questo dico: Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente.
Nulla nasce all'improvviso ma tutto ciò che siamo e abbiamo oggi è frutto di quello che abbiamo seminato ieri. La legge della povertà guarda la quantità del seme ma la legge di Dio guarda alla qualità e quindi al cuore infatti è l'attitudine del cuore che fa la differenza davanti a Dio. Ci sono tempi di semina e tempi di raccolta infatti, ogni cosa ha il suo tempo e noi dobbiamo essere allineati con quello che è il tempo di Dio perché la nostra condizione futura, dipenderà da quello che oggi facciamo con i nostri semi. Nel naturale e quindi nell’agricoltura, ci sono tre passi fondamentali da compiere, quello di prendere il seme per impiantarlo, di annaffiarlo per farlo crescere ed infine di raccogliere il raccolto prodotto. Allo stesso modo, nella bibbia ci sono tre figure che svolgono altrettanti ruoli fondamentali: 1. Dio Padre, che è il Signore della messe ovvero il proprietario di ogni cosa, è Lui che provvede alla semente. 2. Gesù, che è coLui che dà vita al seme. 3. Gli operai, che siamo noi e quindi coloro che devono seminare e piantare i semi nel buon terreno per poi raccogliere il raccolto prodotto.
C'è solo un modo per uscire fuori dalla cultura della povertà ed è quello di afferrare e credere nella cultura del Regno. Questo vuol dire che per avere il frutto dobbiamo iniziare a vederlo, in fede, quando seminiamo. L'agricoltore non guarda quanti semi semina, ma quanto frutto raccoglierà.
COSA CI INSEGNA GESÙ SULLA RACCOLTA?
Luca 10:2; 2 E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse.
Il nostro ruolo è essere operai, per questo dobbiamo pregare di ricevere una spinta per essere operai del Regno che seminano il seme. Noi abbiamo il seme e abbiamo la vita, ma è inutile se il seme rimane conservato e quindi in disparte. Dobbiamo entrare in quell’ordine d’idee che quando seminiamo, Dio apre porte dinanzi a noi. Questo è il tempo di raccogliere i frutti dei semi che abbiamo seminato e la raccolta può essere in finanze, anime ecc… Molte persone hanno seminato semi e hanno raccolto la loro mietitura. Altre persone per rifiuto e quindi per la loro mancanza di dedizione, hanno raccolto solo una parte del prodotto. Altri ancora, che purtroppo sono la maggior parte delle persone, non hanno raccolto niente.
QUALI SONO I PASSI PER RICEVERE UN RACCOLTO?
1°Passo: Seminare nel buon terreno.
Marco 4:3-4; 3 «Ascoltate! Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Or avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada e gli uccelli del cielo vennero e la mangiarono.
Questo vuol dire che non tutte le terre possono portare frutto, c’è bisogno che il terreno sia buono. La parola seminata lungo la strada, viene portata via da Satana perché quel terreno è il cuore incredulo delle persone. Questo significa che chi ha ascoltato la Parola, non ha né creduto né messo in pratica quello che gli è stato detto, per questo prima di seminare bisogna assicurarsi che il terreno sia buono e fertile.
Marco 4:20; 20Ma quelli che hanno ricevuto il seme in buon terreno, sono coloro che odono la parola, la ricevono e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento».
La buona terra sono coloro che odono e ricevono la Parola mettendola in pratica e portando così frutto. Sapete, il seme non porta lo stesso frutto, ma lo porterà sempre e non fallirà mai se seminato nel buon terreno. Qual è la buona terra? Il nostro cuore.
Esempi di una buona terra:
a) I nostri genitori naturali
Efesi 6:2; 2 «Onora tuo padre e tua madre», questo è il primo comandamento con promessa,
La parola ONORA deriva dalla parola greca ONORARIO, ricompensa, i genitori se hanno necessità vanno ONORATI anche con le nostre finanze. I genitori non sono un fastidio da rinchiudere in un ospizio, ma una benedizione.
b) I nostri genitori spirituali
Essi sono gli uomini e le donne di Dio che sostengono il movimento spirituale nella chiesa e nella nostra vita.
Matteo 10:41; 41 “Chi riceve un profeta nel nome di un profeta, riceverà un premio da profeta; e chi riceve un giusto nel nome di un giusto, riceverà un premio da giusto.”
La cosa più naturale da fare è seminare in un orfanotrofio o in persone che hanno bisogni e questo è buono, ma pochi hanno la rivelazione della benedizione di ONORARE e SEMINARE nell’uomo e nella donna che Dio ha posto sulla nostra vita. Quando seminiamo nella loro vita otterremo la ricompensa di Dio in differenti forme che possono essere benedizioni, unzione, salute, finanze, ecc…
c) Il povero, lo straniero e la vedova
Proverbi 28:27; 27 Chi dà al povero non sarà mai nel bisogno, ...
Questo è un incoraggiamento per tutti noi, a stendere la propria mano a chi è nel bisogno, affinché questo principio eterno, possa accompagnarci nel cammino della nostra vita.
Deuteronomio 14:29; 29 e il Levita, che non ha parte né eredità con te, e lo straniero e l'orfano e la vedova che si trovano entro le tue porte verranno, mangeranno e si sazieranno, affinché l'Eterno, il tuo DIO, ti benedica in ogni lavoro a cui metterai mano».
Il Levita rappresentano i ministri e i laici a Tempo Pieno o Part Time.
d) Una chiesa che conquista anime
Investiamo là dove si cerca di conquistare i perduti… efficacemente. Noi grazie a Dio facciamo tutto quello che è nelle nostre possibilità, ma potremmo fare molto ma molto di più …. Dobbiamo mettere a disposizione le nostre risorse che possono essere la nostra auto, la nostra casa e il nostro tempo, per trasportare nuovi credenti in chiesa e per predicare il Vangelo, fatto questo, di conseguenza vedremo quei nostri semi piantati, moltiplicarsi in modo soprannaturale.
e) Nella chiesa che si muove nel soprannaturale
Mettiamo il nostro seme, dove lo Spirito di Dio si sta muovendo. La Scrittura dice che dobbiamo essere pazienti nel seminare nel buon terreno, perché la benedizione arriva sempre.
Giacomo 5:7; 7 “Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l'agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finché abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione.”
La pioggia rappresenta il riversamento o il movimento dello Spirito e ovunque lo Spirito di Dio si muove, ci sono miracoli, guarigioni, liberazioni, trasformazioni, prosperità finanziaria e molto altro. Dio si muove dove c’è fame e sete di Lui, dove il soprannaturale è normale.
f) Nella chiesa che Ama e Semina in Israele
Genesi 12:3; 3 “E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».”
2°Passo: Usare la fede per vedere il nostro raccolto
Giovanni 4:35; 35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.
Dio ci ha dato fede per vedere oltre il naturale. Nel momento in cui seminiamo un seme, Dio ci apre gli occhi per vedere la raccolta, in altri termini, il seme attiva la nostra fede per vedere la raccolta per la quale stiamo credendo.
3°Passo: Vivere con l’aspettativa di ricevere un buon raccolto
Luca 6:38; 38 Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi»
Ci sono persone che danno, ma non si aspettano di ricevere mai niente da Dio, questa mentalità viene dalla chiesa tradizionale e religiosa, che esalta la povertà. La Bibbia invece, insegna che quando diamo a Dio, Lui ci ritorna moltiplicato tutto ciò che seminiamo, quindi seminiamo con la sicurezza di ricevere qualcosa in cambio. Dopo aver seminato, dobbiamo confessare il nostro raccolto e dichiarare ciò che vediamo. Il frutto, come disse Gesù, va visto con gli occhi della fede perché è solo quando lo VEDIAMO con quegli occhi ci prepareremo per ricevere un gran raccolto!
COSA SUCCEDE DOPO CHE SEMINIAMO UN SEME?
2°Corinzi 9:10; 10 Or colui che fornisce la semente al seminatore e il pane da mangiare, ve ne provveda e moltiplichi pure la vostra semente, ed accresca i frutti della vostra giustizia;
1°Arriva la provvidenza continua di Dio sulla nostra vita
Chi semina continuamente, raccoglie continuamente, in questo modo Dio rilascia provvidenza continua sulla nostra vita.
2°Riceviamo più semi per continuare a seminare
Se siamo seminatori costanti, avremo sempre seme per seminare; perché è scritto che Dio dà il seme a chi semina. Quando siamo stati passivi dinanzi ai semi che Dio ci ha dato, abbiamo lasciato che il diavolo li rubasse dalla nostra vita, ma è nostro diritto reclamarli facendoceli restituire.
3°La raccolta che riceviamo sarà sempre più grande del seme che abbiamo seminato
La crescita del seme e il processo di una raccolta è un mistero, per questo si richiede grande fede e molta pazienza per essere un seminatore. Nella parabola del seminatore e della terra, Gesù ci dice che non dobbiamo preoccuparci per il seme che cade nel terreno improduttivo, perché sarà Lui stesso ad occuparsene. Al contrario, ci assicura che non dobbiamo scoraggiarci per quei semi piantati in terre aride, perché è nella perseveranza la chiave della raccolta.
Galati 6:9; 9 Or non veniamo meno nell'animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.