• Media Archivio PDG Napoli
  • Media Archivio PDG Napoli

La potenza della primizia: "I due altari" 2°Parte

La potenza della primizia:

“LA POTENZA DELLA PRIMIZIA: I DUE ALTARI 2°Parte”

Casavatore 31-01-2021                                                                            PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO                                                                                   

In questo mese, Dio ci ha parlato sulla primogenitura, sulle priorità e sulla primizia, realtà molto forti all’interno del Regno di Dio. Dato che dobbiamo vivere per acquisire l’eternità che Dio ci ha promesso, ci dobbiamo abituare a queste realtà.

Dobbiamo comprendere che non si entra nella conoscenza di Dio attraverso la comprensione mentale, questo vuol dire che noi non possiamo capire, Dio perché Egli è il nostro creatore che vuole rivelarsi nelle nostre vite. Tanti che hanno cercato di farlo, hanno fallito e si sono ritrovati lontani dalla verità e quindi dal Suo proposito per loro. Questa è la ragione per cui bisogna accostarsi a Lui e alla Sua presenza con sincerità e timore, affinché si possa rivelare nella nostra vita e farci conoscere quello che è il Suo meraviglioso cuore per noi.

La volta scorsa abbiamo parlato che siamo una chiesa di proposito che vuole ricercare il proposito di Dio sia come corpo di Cristo che quello personale di figli. A questo proposito, Dio ha preparato qualcosa di nuovo e di speciale per la nostra vita e per la chiesa. Quindi dobbiamo essere preparati a questo, perché nel mondo, le cose non andranno meglio, sarà un tempo molto difficile per l’umanità, ma per la chiesa, sarà il tempo più glorioso. Questo vuol dire che se da un lato si vedrà molta difficoltà, dall’altra parte si vedrà la provvidenza soprannaturale.

Quindi è arrivato il tempo in cui si vedrà chi serve Dio e chi non lo serve, è arrivato il tempo che le ricchezze degli ingiusti passeranno ai giusti. Chi sono questi giusti? I giusti sono quelli che conoscono il secondo altare.

In Giudici al capitolo 6, leggiamo la storia di Gedeone, la storia di un giudice che ha avuto direzioni da Dio e che ha portato il popolo d’Israele alla liberazione. Un semplice uomo che si è reso disponibile a Dio e che ha deciso di fare una cosa diversa e quindi di non fare quello che fece nei sette anni precedenti, dove si nascondeva in modo che i madianiti, non potessero impadronirsi del suo raccolto. In questa storia, Gedeone ebbe delle indicazioni precise da Dio, riguardante il ripristino dell’altare di Dio in Israele che in quel tempo adorava Baal. Quindi, la prima cosa che dovette fare, fu quella prendere i due tori del padre, di cui il primo, l’offrì su di un altare costruito da lui quando ebbe la certezza che fu Dio stesso a parlargli e il secondo, di sette anni, l’offrì in olocausto su un altare costruito con la legna ricavata dall’altare e dall’Ascerah dedicati a Baal distrutti secondo le indicazioni ricevute. Perché sul secondo altare fu sacrificato il più giovane dei tori? Perché esso rappresentava il nuovo che Dio voleva fare per Israele. Infatti, dopo aver fatto quei sacrifici, Dio diede altre indicazioni a Gedeone per liberare Israele da Madian, riguardo a come scegliere e preparare gli uomini che sarebbero serviti allo scopo. Quello che si trae da tutto questo è che il primo altare, dà a Gedeone la possibilità di andare al secondo altare. Quando, sul primo altare, bruciamo tutto quello che non ci permette di onorare Dio con la nostra vita, Lui ci darà accesso al secondo altare e quindi al nuovo per la nostra vita

Un altro uomo che Dio chiese di costruire il secondo altare è ABRAMO. Durante l’arco della sua vita, Abramo ha dedicato cinque altari a Dio, egli fu stato grandemente benedetto perché ha vissuto in ubbidienza e ha creduto in Dio. Abramo si trova nella prova più dura della sua vita, essa è riportata in Genesi 22:1-18. Perché Dio chiese ad Abramo suo figlio Isacco, il meglio che aveva e quindi la sua primizia? Perché c’era una promessa di moltiplicazione e questa, non si sarebbe potuta adempiere, se Abramo non avesse ubbidito a Dio. Quando Dio ci chiede il meglio, è perché vuole dare il meglio infatti, un sacrificio fatto, è collegato sempre al meglio di Dio per la vita di ognuno di noi. Per questo e per il nostro benessere, quando Dio chiede qualcosa, per il secondo altare, bisogna DARGLIELO. Dio conosce la dimensione della nostra promessa e sa che umanamente non si possono realizzare, a meno che non si ubbidisce.

Giudici 6:26-27; 26 poi costruisci un altare all'Eterno, il tuo DIO, in cima a questa roccia nell'ordine dovuto; prendi quindi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell'Ascerah che avrai abbattuto».

Questo verso ci indica chiaramente che, per adorare Dio, dobbiamo togliere tutti gli idoli che abbiamo, dalla nostra vita. Inoltre, ci dice che il primo altare, ci rende SACERDOTI, il secondo altare ci rende RE! Nel secondo altare, abbiamo bisogno di tre cose: dell’onore, dell’ubbidienza e della fede, che sono le chiavi per entrare nel secondo altare. L’onore è una risorsa del cielo che ci garantisce il nostro futuro.

1°Samuele 2:30; 30 Perciò così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre avrebbero sempre camminato davanti a me; ma ora l'Eterno dice: Lungi da me tal cosa; poiché io onoro quelli che mi onorano ma quelli che mi disprezzano saranno pure disprezzati.

Questa scrittura conferma che l’onore è un qualcosa che applicato nel presente ci garantirà un futuro pieno di benedizioni.

1
10
11
13
16
19
2
20
24
3
4
5
6
7
8

 

Resta in Contatto

Inserisci la tua email per rimanere aggiornato