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La Potenza della Testimonianza 3°Parte

La Potenza della Testimonianza 3°Parte

 

LA POTENZA DELLA TESTIMONIANZA 3°Parte

Casavatore 26/11/2023                                                                                       ORATORE: PASTORE ANTONIO RUSSO

Domenica sera si è continuato a esplorare la potenza della testimonianza e l'importanza di condividerla con franchezza. La volta scorsa, abbiamo discusso della necessità di assimilare la testimonianza nella nostra vita quotidiana, portando ciò che Dio ha fatto nelle nostre vite in ogni ambito, trasformandolo in un vero e proprio stile di vita. Quindi, non dovrebbe rimanere confinata in noi, ma deve diventare una cultura diffusa, un modo di vivere e di pensare. La scorsa settimana abbiamo parlato sul proposito della testimonianza e stasera continueremo a farlo per approfondirne il significato e l'importanza. La necessità di condividere le esperienze personali di come Dio ha operato nella propria vita è evidente, anche durante il Suo ministero, Gesù incoraggiava le persone guarite a testimoniare le meraviglie di Dio. Molte persone ignorano il potere di Dio nel guarire e restaurare per questo è vitale che le persone si presentino come testimoni oculari delle proprie esperienze, raccontando come Dio abbia radicalmente trasformato le loro vite tramite Gesù. Raccontare dell'esperienza del perdono, dell'amore, della guarigione e dei miracoli diventa una testimonianza concreta dell'esistenza di Cristo nelle vite delle persone, dimostrando che non è solo un evento storico. Iniziamo leggendo un passaggio dell'Epistola ai Romani:

Romani 16:25; 25 Ora a colui che è in grado di rendervi stabili secondo il mio Vangelo e il messaggio della buona notizia riguardante Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero che è stato tenuto nascosto per secoli eterni,

L'apostolo Paolo in questi versetti fa una distinzione che può sembrare inizialmente strana, riferendosi prima al suo evangelo e poi parlando della predicazione di Gesù Cristo. La domanda sorge spontanea: non sono la stessa cosa? Nonostante possa sembrare così, Paolo non stava predicando un Vangelo diverso da quello di Cristo. Sapete, le persone del passato non avevano il privilegio di conoscere l'evangelo di Cristo, ma noi lo abbiamo ricevuto. Paolo distingue il "mio Vangelo" come la testimonianza di Gesù Cristo, che diventa il nostro evangelo, la nostra testimonianza personale. L'Evangelo del Regno, “la Buona Notizia”, ha il potere di liberare gli oppressi e di cambiare le vite delle persone. Oggi siamo noi il quinto Vangelo, la testimonianza vivente che la gente dovrebbe leggere, mostrando Cristo attraverso le nostre azioni e il nostro modo di vivere. Paolo non propone un Vangelo diverso, ma testimonia Cristo attraverso la trasformazione operata in lui. Anche se potremmo non rendercene conto, la nostra vita è pubblica e deve riflettere Gesù. Questo parla di cambiamento e trasformazione, perché Dio ci accetta così come siamo, ma non ci lascia nella stessa condizione, Egli inizia un lavoro di trasformazione nella nostra vita. La nostra testimonianza, quindi, diventa il nostro evangelo e deve diventare parte integrante della nostra vita, una cultura che condividiamo con gli altri per mostrare l'opera di Dio nelle nostre vite. Nelle settimane precedenti abbiamo condiviso l'ordine di Dio di tramandare le Sue grandi opere di generazione in generazione, in modo che i nostri figli e i figli dei nostri figli possano conoscere come Dio ha operato e continua ad operare. Questo affinché i nostri figli e i loro discendenti conoscano e riconoscano Dio come colui che abbiamo servito e che desideriamo continuare a servire e a obbedire. Nel passaggio del Giordano, Dio ha promesso che il fiume si sarebbe aperto quando avrebbero messo piede, e così è stato: i sacerdoti, portando l'arca, hanno obbedito e seguendo il Suo comando, hanno eretto, nel mezzo del fiume, dodici pietre come testimonianza. Quando ci si chiederà il motivo di queste pietre, sarà per testimoniare che l'Iddio onnipotente era con noi, liberandoci dalle situazioni di oppressione e mostrandoci la Sua potenza, dimostrando che se lo ha fatto con noi, farà lo stesso con chiunque altro si avvicini a Lui.

IL PROPOSITO DELLA TESTIMONIANZA

I propositi della testimonianza sono diversi e finora ne abbiamo discusso solo due domenica scorsa; ora, dopo un breve riassunto dei primi due, ne esamineremo almeno altri cinque.

1) La testimonianza rivela il carattere, la natura e il cuore di Dio.

Questo implica appunto raccontare le meraviglie che Dio ha compiuto nella nostra vita, rivelando così la natura, il carattere e il cuore di Dio. Sapete, molti nel mondo non conoscono Dio a causa delle interpretazioni religiose che spesso non rispecchiano la Sua volontà e carattere. Tuttavia, quando viviamo una vita trasformata e raccontiamo ciò che abbiamo ricevuto dal cielo, manifestiamo il vero carattere di Dio. Se eravamo perduti e raccontiamo di essere stati salvati, riveliamo che Dio è il Salvatore che ci salva; se abbiamo sperimentato guarigione da malattie e infermità, testimoniamo che Dio è il Guaritore eterno; se la nostra vita prospera, dichiariamo che Dio è il Signore della prosperità.

2) La testimonianza è la dimostrazione dell'amore di Dio.

Nel capitolo 9 del Vangelo di Matteo, si mette in evidenza il grande amore che Dio nutre per l'umanità, per ogni singola persona e per i perduti. Quando testimoniamo, è importante farlo con franchezza, rivelando il nostro passato prima di conoscere Dio, anche se talvolta potrebbe essere considerato ripugnante. Prima della nostra trasformazione, eravamo bestemmiatori, bugiardi, ladri, tossicodipendenti e lontani da Dio, ma siamo stati perdonati e trasformati. Sapete, Dio non ci ha giudicato secondo i nostri peccati o ciò che meritavamo, ma ci ha trattati con compassione e misericordia e questo è un fatto cruciale da condividere con gli altri. Quindi è significativo comprendere che prima di Cristo eravamo persone malvagie, ma grazie a Lui siamo diventati nuove creature, dotate dell'amore e della direzione di Dio.

Matteo 9:35-36; 35 E Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità fra il popolo. 36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione perché erano stanche e disperse, come pecore senza pastore.

Le folle apparivano stanche, disperse, abbattute, depresse e confuse, un riflesso delle conseguenze del peccato. Tuttavia, Gesù non ha usato giudizio; al contrario, ebbe compassione per loro, vedendole come pecore senza guida né pastore, dimostrando così il Suo amore: anche quando eravamo perduti e malvagi, Dio ci ha salvati e liberati.

3) La testimonianza dimostra che Gesù è vivo.

Sapete, esistono diverse religioni come il buddismo in Cina, il politeismo dei greci, l'induismo con la sua visione di una divinità suprema manifestata in varie forme e l'Islam guidato da Maometto, dove sono consapevoli che il loro fondatore è morto. Tuttavia, a differenza di queste religioni, noi cristiani sappiamo che la tomba non è riuscita a trattenere Gesù; infatti, Egli è risorto, come aveva predetto di sé parlando della Sua natura come resurrezione e vita.

Giovanni 10:25; 25 Gesù rispose loro: «Io ve l'ho detto, ma voi non credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio sono quelle che testimoniano di me.5; 

 

Quando sperimentiamo un miracolo di guarigione, stiamo dichiarando che Gesù è risorto e ha operato la guarigione nel nostro corpo. Ad esempio, quando dei genitori testimoniano l'impossibilità di concepire un figlio e poi ne ricevono uno, stanno dichiarando che Gesù è vivo e non è rimasto nella tomba. La religione spesso ignora il significato della fede nel presente, limitandosi a narrare eventi passati; tuttavia, Dio agisce ancora oggi: quando operiamo con fede, Egli continua a compiere miracoli nella nostra vita. Chi conosce Dio comprende che Egli ha agito in passato e agirà nuovamente, manifestando la Sua presenza e potenza nella nostra realtà quotidiana.

4) La testimonianza ci rende testimoni credibili.

Essere un testimone credibile significa aver sperimentato direttamente ciò che si racconta.

Atti 1:8; 8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra».

La testimonianza possiede un'immensa potenza grazie alla sua natura personale e unica. Non si tratta semplicemente di raccontare le esperienze altrui; il vero impatto si avverte nel condividere ciò che abbiamo vissuto in prima persona, come quando abbiamo sperimentato la liberazione dalla depressione o dall'ansia. Un testimone credibile, attraverso la sua esperienza di trasformazione, può ispirare gli altri a ottenere la stessa liberazione, mentre i religiosi cercheranno sempre di interrompere la nostra testimonianza. Sapete ogni credente ripieno di Spirito Santo sa di avere potenza quando testimonia, perché sta raccontando di un miracolo, di qualcosa che è successo nella sua vita.

Isaia 53:1; 1 Chi ha creduto alla nostra predicazione e a chi è stato rivelato il braccio dell'Eterno?

Questo versetto ci esorta a dimostrare la realtà della vita di Gesù non solo con le parole, ma anche attraverso le azioni e le testimonianze, mostrando così come la nostra fede in un Dio vivo si manifesti concretamente. La scrittura sottolinea l'importanza di preghiere immediate per i miracoli anziché solo invitare a venire in chiesa, come fece Elia sfidando i profeti di Baal: se il loro dio era reale, che lo dimostrassero. Ma mentre essi invocavano il loro dio senza successo, venne il turno di Elia e fu lì che il fuoco divino scese e dimostrò chi è veramente Dio. Questo episodio, ci chiama a dimostrare la potenza di Dio nella nostra vita e nelle nostre esperienze, non solo con le parole, ma con azioni che testimoniano la Sua presenza e il Suo potere. Questo testimonia che il cristianesimo non è semplicemente una religione, bensì una relazione personale con Dio che si manifesta attraverso la Sua potenza in noi e attraverso di noi. Questo concetto mette in crisi perché richiede azione: in chiesa, non ci si dovrebbe limitare a sedersi passivamente, ma si dovrebbe testimoniare e dimostrare la potenza di Dio tramite azioni e testimonianze. La testimonianza finanziaria è un altro aspetto: quando restituiamo la decima e seminiamo le offerte, possiamo sperimentare l'intervento di Dio nelle nostre finanze. In questo, dobbiamo comprendere che Dio non cerca i nostri soldi, ma desidera benedirci anche nell’area finanziaria. Se abbiamo bisogno di liberazione o guarigione, dobbiamo appropriarci della Parola di Dio e credere nella Sua manifestazione nella nostra vita. Sapete, come Mosè ha cambiato la mentalità degli schiavi ebrei dopo anni di schiavitù in Egitto, allo stesso modo, Dio può portare un repentino cambiamento nella nostra mentalità e situazione, anche dopo lunghe esperienze di difficoltà. Bisogna però essere determinati nel dichiarare positività attraverso la Parola di Dio, perché spesso tendiamo a esprimere con maggior facilità le cose negative. Per questo motivo, è essenziale che Lui operi sulla nostra mentalità e se le cose non cambiano, non è perché Dio non desideri modificarle, ma piuttosto perché dobbiamo credervi e farle nostre. Predicare il Vangelo senza dimostrazioni del soprannaturale diventa incompleto, ma Dio ci ha autorizzato; ciò che annunciamo deve rispecchiarsi nella nostra testimonianza.

5) La testimonianza rilascia l’unzione.

La nostra testimonianza rilascia un'unzione simile a quella che abbiamo ricevuto con il nostro miracolo. Mentre dialoghiamo con gli altri, l'ambiente e l'atmosfera cambiano, spingendo le persone a ricevere il loro miracolo: se è una questione di salvezza, saranno salvate; se di guarigione, guariranno; se di liberazione, saranno liberate. Questo è uno dei motivi fondamentali per cui è cruciale condividere e raccontare ciò che Dio ha fatto in noi. Gesù spesso incontrava persone che avevano sentito testimonianze dei miracoli operati da Dio, e poiché queste testimonianze lo precedevano in un luogo, coloro che lo vedevano ottenevano il loro miracolo. Ad esempio, la donna affetta da un flusso di sangue per molti anni: aveva sentito parlare di Gesù come guaritore e, credendo, ha toccato il lembo del suo mantello, generando così il suo miracolo. La testimonianza rilascia la stessa unzione quando la raccontiamo, e chi ci ascolta e ha bisogno, viene guarito o almeno è pronto a ricevere miracoli e guarigioni; è come dire: "Signore, fai questo di nuovo, Signore, fallo ancora una volta".

6) La testimonianza è lo spirito della profezia.

Apocalisse 19:10; 10 Allora io caddi ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guardati dal farlo, io sono un conservo tuo e dei tuoi fratelli che hanno la testimonianza di Gesù. Adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».

Se Gesù fosse qui fisicamente, racconterebbe la Sua discesa dal cielo alla terra, l'offerta della Sua vita sulla croce per la redenzione umana, la vittoria sulla morte e il passaggio dalla morte alla vita per chiunque creda in Lui. La Sua testimonianza rappresenta lo spirito della profezia, confermando eventi passati e presenti nella vita di ogni persona. La profezia svela il futuro e mostra la visione divina delle situazioni impossibili, annunciando con le parole ciò che accadrà. Questo potere spirituale crea e distrugge, lavorando con Cristo e dichiarando la volontà di Dio tramite la fede e parole positive. Profetizzare significa parlare di ciò che Dio sta facendo e farà, è lo spirito della profezia che riflette nella nostra vita. Quando iniziamo a dichiarare ciò che sta accadendo, annunciando il nostro miracolo, proclamando la sconfitta delle malattie usando il nome di Gesù, e affermando la nostra prosperità, queste dichiarazioni trasformano l'atmosfera e rendono vera la Parola di Dio. Sapete, testimoniare rilascia la potenza della resurrezione e della vittoria di Cristo sulla morte, sulle malattie e sulle infermità, che è lo stesso spirito di profezia che era su Gesù. Non dovremmo tacere o concordare con le circostanze negative, ma dichiarare guarigione quando siamo malati o prosperità quando perdiamo il lavoro, riconoscendo che la provvidenza di Dio è il nostro sostegno. Vivere secondo le circostanze rende instabili le vie della fede, mentre Dio rimane costante; per ricevere le promesse di Dio, è necessario credere, come indicato da Giacomo nel parlare di chi è dubbioso e instabile nella fede.

7) La testimonianza ha la potenza di vincere il diavolo.

Sapete, la sconfitta di Satana è una realtà nella nostra vita, ma spesso viene dimenticata dai cristiani; tuttavia, la nostra testimonianza dimostra che il nostro Dio è un gigante e Satana è insignificante, perché è sotto i Suoi e sotto i nostri piedi.  

Salmo 106:10; 10 Li salvò dalla mano di chi li odiava e li riscattò dalla mano del nemico.

Dio ci ha salvati dalle mani del nemico che ci odia; siamo stati redenti dalle grinfie del diavolo mediante il sangue dell'Agnello e la parola della nostra testimonianza.

Apocalisse 12:11; 11 Ma essi l'hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte.

Ma chi sono “essi”? Siamo noi, i nati di nuovo, che hanno ottenuto la vittoria, trionfato sul male e dichiarato la sconfitta di Satana, attraverso il potere del sangue dell'Agnello e la parola della nostra testimonianza. Il sangue di Gesù ha operato il perdono, la guarigione e ha reso possibili i miracoli. Concludiamo, col dimostrare praticamente come applicare questo verso:

Esodo 12-22; 22 Poi prenderete un mazzetto d'issopo, lo intingerete nel sangue che è nel catino, e con il sangue che è nel catino spruzzerete l'architrave e i due stipiti delle porte; e nessuno di voi uscirà dalla porta di casa sua fino al mattino.

Dio ordinò un giorno di fare qualcosa: prendere un mazzetto di issopo, un ramo crescente nel Medio Oriente, intingerlo nel sangue contenuto in un catino, il quale variava nelle sue dimensioni a seconda del sacrificio, spruzzare l'architrave e gli stipiti delle porte. L'immagine chiave qui è l'issopo intinto nel catino e applicato sugli stipiti e l'architrave delle porte. Il catino rappresenta la testimonianza restaurata e riportata in vita grazie al potere del sangue al suo interno. L'issopo rappresenta la dichiarazione: come possiamo applicarlo oggi? Proclamando la volontà di Dio. Sapete, la testimonianza funziona solo se condivisa, così come i miracoli si ottengono solo attraverso la condivisione; inoltre, il potere del sangue agisce solo quando dichiarato. Quindi è essenziale dichiarare con fede ciò che Dio afferma nella Sua Parola, senza accordarsi alle circostanze, per ottenere miracoli di guarigione, prosperità e la salvezza dei nostri cari. Dove c'è dichiarazione del sangue, le attività demoniache vengono bloccate. Dio vuole portarci a un livello spirituale superiore: restiamo vigili, lottiamo contro la paura e l'ansia, perché Gesù è colui che porta la vittoria.

 

 

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