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Vegliare e pregare negli ultimi tempi

Vegliare e pregare negli ultimi tempi

VEGLIARE E PREGARE NEGLI ULTIMI TEMPI

Casavatore 24-02-2019                                                                          PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO

1°Pietro 4:7. La prima esortazione che abbiamo ascoltato è: Verso 7 siate dunque sobri (sophroneo) e vigilanti per dedicarvi alle preghiere... cioè Vegliare e Pregare. Adamo doveva coltivare il giardino e custodirlo, ma non è rimasto fermo nella Presenza di Dio, non ha vegliato e non ha pregato quando il serpente si è presentato. Genesi 2:15-17; La parola custodire in ebraico šāmar, secondo Strong's (8104), significa proteggere, vegliare o fare la guardia, tutelare, essere prudenti, prestare attenzione. Custodire stava indicando che doveva esserci qualcuno da cui l’Eden doveva essere protetto. La stessa parola viene usata quando si riferisce ai Cherubini che custodivano la via dell'albero della vita (Genesi 3:24). Ma un giorno il serpente venne ... ed Adamo non vegliò sulla Parola ricevuta da Dio, non si rivolse in preghiera a Dio, divenne insensibile e non vegliò sulla condotta della moglie, su cui il nemico poté agire e si preparò al compromesso. Non vegliarono, non pregarono, divennero insensibili alla Presenza di Dio e persero il Suo timore e questo, li portò a peccare. CHE COSA SIGNIFICA VEGLIARE E PREGARE? La notte prima della crocifissione, Gesù portò con sé Pietro, Giacomo e Giovanni nell'orto del Getsemani (Matteo 26:38). Luca 21:34; In questo passaggio Gesù usa la figura di una trappola che scatta all’improvviso, infatti, nel verso 34 è riportata la frase “che vi piombi addosso all’improvviso”, mentre nel verso 35, il termine “Come un laccio”, che indica “inaspettatamente". Questo dimostra il come Gesù vuole che siamo vigili, altrimenti il Giorno del Signore verrà su di noi inaspettatamente. Gesù vuole che noi siamo vigili, altrimenti il Giorno del Signore verrà su di noi inaspettatamente. In altre occasioni, Gesù ha usato le parabole per avvertire i suoi discepoli di essere vigili: Luca 12:35-48. Anche in Matteo 25:1-13, il Signore usa una parabola per parlare loro degli ultimi tempi, infatti le vergini sagge e stolte aspettano che lo sposo venga alla festa di matrimonio preparate in modo differente. Perché le 5 vergini sono chiamate disavvedute? Perché sono divenute insensibili e non hanno preparato olio a sufficienza per l’attesa. Se non hai aspettativa del Suo ritorno non vegli, non preghi e quindi non ti prepari! Ora, sebbene ci venga dato qualche indizio su quando Gesù ritornerà, non ci viene mai detto né la data né l'ora, eppure questo è ciò che consuma gli studiosi di escatologia. Ma ciò che Gesù ci dice chiaramente, ancora e spesso, è ciò che dobbiamo fare: “Vegliate dunque, pregando in ogni tempo…” (Luca 21:36). La parola tradotta “vegliare” significa “avere la vigilanza di una guardia di notte”. Un guardiano notturno deve essere ancora più vigile di una guardia diurna, perché durante il giorno, il pericolo può essere individuato da lontano perché visto, ma nella notte tutto è diverso. Un guardiano notturno deve usare sensi diversi dalla vista tipo l’udito per rilevare il pericolo, spesso è solo nell'oscurità e senza le difese che altrimenti impiegherebbe. Nell’oscurità, non ci possono essere indicazioni di attacco nemico fino a quando non accade, quindi deve essere iper-vigile, sospettandolo in qualsiasi momento. Questo è il tipo di visione di cui Gesù ha parlato, lo scopo di questa vigilanza e preghiera è “che si possa essere in grado di scampare da tutto ciò che sta per accadere”. Gesù ha detto ai suoi discepoli del rischio di essere trovati infedeli per i pericoli che potevano arrivare dai falsi cristi, dalle persecuzioni e dalle tentazioni. Gesù ci avverte ora come fece nell'orto del Getsemani: “...per non cadere in tentazione” (Luca 22:40,46). "Affinché possa comparire davanti al Figlio dell'uomo" (Luca 21:36). Vegliare e pregare è in relazione al ritorno dello Sposo, solo chi veglia e prega sarà rapito nei cieli. Gesù ci ha avvertito che siamo troppo facilmente distratti dal mondo fisico e saremo sorpresi dal Suo ritorno, se non continuiamo a disciplinare noi stessi. Nel giardino del Getsemani, la sonnolenza ha prevalso sui discepoli, purtroppo, Il loro bisogno fisico ha sopraffatto il loro desiderio di ubbidirgli. Gesù si sentì addolorato quando vide questo, sapendo che se non rimanevano spiritualmente vigili, in sintonia con Lui e pronti a rinnegare la carne, perché sarebbero stati sopraffatti dal maligno. Anche noi siamo facilmente distratti da questo mondo, dai nostri bisogni, dai desideri carnali e dagli schemi del nemico. Quando togliamo gli occhi da Gesù e dal Suo ritorno, i nostri valori cominciano a cambiare, la nostra attenzione vaga e presto viviamo come il mondo e portiamo poco frutto per il Regno di Dio. Bisogna "Vegliare e Pregare” per rimanere fedeli e devoti; sapete, nella preghiera, permettiamo continuamente a Dio di perdonarci, di purificarci, di insegnarci e di rafforzarci per ubbidirGli. Concludendo è bene comprendere, che non dobbiamo mai stancarci di pregare, dobbiamo farlo senza sosta, questo ci permetterà di vivere nell'attesa impaziente del ritorno del Signore e saremo più propensi a mantenere le nostre vite pure e i nostri cuori pronti per incontrarci con Lui.

 

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