Altare e sacrifici spirituali
ALTARE E SACRIFICI SPIRITUALI
Casavatore 23-07-2017 PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO
Tutti noi credenti siamo re e sacerdoti, ma saperlo non basta, bisogna crederci ed entrare in questa mentalità, vivendo come prescelti, che hanno ricevuto dal Padre celeste l'unzione per poterlo servire. Gesù, sulla croce ha sacrificato tutto se stesso per noi, e anche noi oggi siamo chiamati a fare dei sacrifici. In 1 Pietro 2:4-5 è scritto: “Accostatevi a Lui come una pietra vivente, rigettata dagli uomini ma eletta e preziosa dinnanzi a Dio, anche voi come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo”. Nell'Antico Testamento si offrivano animali per coprire i propri peccati, mentre nel Nuovo Testamento Gesù si è offerto come agnello per togliere i peccati del mondo, le maledizioni, le malattie, la povertà. Gesù, morendo in croce ha ottenuto ogni cosa, ma ciò non vuol dire che non siamo chiamati ad impegnarci e sacrificarci; al contrario dobbiamo impossessarci di tutto quello che Lui ha già conquistato. Il Padre vuole donarci il meglio in ogni area della nostra vita; ma noi figli possiamo riceverlo solo credendo e operando con sacrifici spirituali. Essere sacerdoti vuol dire offrire sacrifici a Dio, entrare alla Sua presenza a "mani piene", affinché Lui possa avere qualcosa da bruciare sul Suo altare e dimostrare la Sua potenza. Analizziamo noi stessi, che cosa stiamo dando a Dio come sacrificio spirituale?
I sacrifici da offrire sono:
1) Preghiera d'intercessione;
2) Il digiuno;
3)Morire al nostro io;
4)Lode e adorazione;
5) Presentare il proprio corpo come sacrificio davanti a Dio.
Mentre facciamo sacrifici spirituali, le benedizioni di Dio scendono su di noi; perché essi aprono i cieli. I sacrifici producono potenza, e più grande è il sacrificio, più grande è la potenza che ne deriva. Dio ci chiede di dare i nostri corpi come sacrificio, mantenendo ardente il fuoco sull'altare, perché siamo sacerdoti, e per gratitudine verso Lui per tutto il bene che ha fatto e che fa alle nostre vite.