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L'origine della famiglia 1°Parte

L'origine della famiglia 1°Parte

“L’ORIGINE DELLA FAMIGLIA 1°Parte”

Casavatore 02-05-2021                                                                                          PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO

 

Salmo 128:1-5; 1 Beato chiunque teme l’Eterno e cammina nelle sue vie. (Chi teme l’Eterno è beato, sapete cosa significa? Essere felici fino al punto di essere invidiati.) 2 Allora mangerai della fatica delle tue mani, sarai felice e godrai prosperità. 3 Tua moglie sarà come una vite fruttifera nell’intimità della tua casa, i tuoi figli come piante d’olivo intorno alla tua mensa! 4 Ecco, così sarà benedetto l’uomo che teme l’Eterno. (Ulteriore conferma di chi teme Dio: essere beati e quindi invidiati.) 5 L’Eterno ti benedica da Sion, e possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita. 6 Sì, possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Sia pace sopra Israele.

In altre parole, questo è quello che Dio ha in serbo per chi lo teme e che cammina secondo la Sua volontà; benedizione e prosperità in tutte le aree della sua vita e della sua famiglia. Questo messaggio, apre una serie di predicazioni dedicate alla famiglia. La Bibbia parla abbondantemente della famiglia, che è un’istituzione ideata da Dio, e ci fa conoscere la Sua intenzione originale a riguardo. Dio ci sta riportando alle cose originali, non a quelle falsate, finte e apparenti ma alle cose genuine e vere. Questo lo sta facendo, oltre che nella nostra vita di adorazione, lode, finanziaria e fisica, anche nell’ambito della nostra famiglia. Ora è bene stabilire che devono considerarsi famiglia anche le vedove, gli orfani e i separati e che Dio si serve di ciascuno di noi a prescindere dalla condizione in cui ci troviamo. Dio vuole mostrarci quello che è il Suo modello, perché Egli non fallisce mai quello che compie, per questo dobbiamo sempre relazionarci con quello che dice la Sua Parola.

Osea 4:6; 6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. (Il motivo per cui spiritualmente si muore è perché non si conosce o si vuole ignorare la Parola e, di conseguenza, la volontà di Dio.) Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io ti rifiuterò come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo DIO, anch'io dimenticherò i tuoi figli.

Ci sono due tipi di conoscenza:

La prima è quella che si acquisisce nel corso della nostra vita e quindi l’istruzione scolastica o le esperienze, anche negative, che si vivono, per prendere il meglio per la propria crescita intellettiva e quindi del corpo.

La seconda è quella rivelata dalla Parola e dalla presenza di Dio che vanno a cibare e quindi a far crescere spiritualmente il nostro spirito.

Ritornando all’ignoranza, è bene rifiutarla, perché per essa non ci sarà mai un premio, anzi essa porterà sempre delle grosse perdite nella nostra vita ed inoltre, non ci permette di realizzare quello che Dio vuole che noi realizzassimo. L’istruzione che ci viene data dalla scuola secolare sicuramente è importante come lo sono le esperienze della vita, ma ci sono cose che non si possono comprendere con l’istruzione scolastica o con l’esperienza, allora dobbiamo andare alla fonte che è la Parola di Dio. Gesù disse che la verità ci fa liberi, quindi è solo nella Parola di Dio che otterremo la conoscenza e le risposte giuste ad ogni cosa.

Il patto stabilito con il matrimonio è un'istituzione divina.

Genesi 12:3/7; 3 E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra». …7 E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te.

Come si può notare, nel cuore di Dio c’è il proposito di benedire tutte le famiglie della terra. Infatti, in virtù del patto eterno, Dio s’impegna a benedire la nostra discendenza di generazione in generazione e il nostro obiettivo deve essere quello che i nostri figli, i nostri nipoti e i pronipoti siano Suoi discepoli. Oggi la famiglia è in crisi perché satana, sapendo che essa è nel cuore di Dio, non cessa di attaccarla, ma anche se le odierne ideologie diaboliche vogliono far credere che si possano realizzare varie forme di famiglia, il modello divino rimane immutabile. La famiglia, così come l’ha ideata Dio, è per noi il bene più prezioso ed è per questo che dobbiamo proteggerla. Come farlo? Comprendendo che non è sufficiente dichiararsi credenti e andare in chiesa; per mettere protezione sulla propria famiglia, bisogna innanzitutto conoscere la Parola di Dio e dichiararla, in altre parole, dobbiamo avere su di lei una visione biblica. Quindi, bisogna studiarsi affinché possiamo comprendere, innanzitutto, il ruolo che Dio ha affidato ad ogni membro.

Quali sono i valori della famiglia? Il matrimonio è un luogo dove bisogna mantenersi umili, pronti a ricevere e ad imparare; insomma è una scuola di umiltà in cui bisogna predisporsi al cambiamento senza mai pensare di essere arrivati. In altre parole, bisogna funzionare nel ruolo che Dio ci ha affidato ed essere una benedizione per il proprio coniuge. Dio ha donato Eva ad Adamo per essere un aiuto convenevole.

Genesi 3:1-4; 1 Or il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi che l'Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: «Ha DIO veramente detto: "Non mangiate di tutti gli alberi del giardino”?». 2 E la donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete». 4 Allora il serpente disse alla donna: «voi non morrete affatto;

Adamo non avendo informato fedelmente Eva delle parole di Dio, come detto, il maligno ne approfittò per parlare con lei alterando le parole del Signore. Dio non aveva ‘‘detto’’ di non mangiare dagli alberi del giardino, ma aveva ‘‘comandato’’ di non mangiarne. Da parte sua anche la donna, che si mise a discutere con il maligno, alterò le parole del Signore, infatti affermò che Dio aveva “detto”: “Non ne mangiate e non lo toccate”. Possono sembrare piccole modifiche, che però indicano chiaramente la scarsa importanza che è stata data alla Sua Parola. Il maligno incalzò fino a contraddirla del tutto, infatti affermò: “Voi non morrete affatto”, facendo apparire il Signore come un bugiardo e lasciando credere alla donna che sarebbe stato conveniente disobbedirGli.

Unendosi in matrimonio ed essendo diversi l’uno dall’altro, per prima cosa i coniugi hanno bisogno di confrontarsi, di crescere, di maturare e di migliorare nel carattere. In secondo luogo devono influenzare i figli, perché attraverso di loro Dio vuole raggiungere le generazioni a venire. Devono dichiarare la Parola di Dio e le Sue promesse per la loro vita, perché quello che si dichiara con la bocca avviene. Se per i nostri figli dichiariamo cose negative, queste avverranno, se invece dichiariamo successo e benedizione, queste si realizzeranno. Questo non significa che, nel caso di disubbidienza o altro, i figli non debbano essere disciplinati.

Proverbi 23:13; 13 Non risparmiare la correzione al fanciullo; anche se lo batti con la verga, non morrà;

Questo significa che quando si è disciplinati è perché si è amati.

Ebrei 12:7; 7 Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual è infatti il figlio che il padre non corregga?

Quando i figli fanno qualcosa, non è bene far finta di niente, perché quello che viene tollerato controllerà la propria vita. Inoltre, quando si tollerano i pensieri o le azioni sbagliate, poi si inizia a giustificarli dando così la possibilità di tollerare anche il peccato nella propria casa che poi farà il suo lavoro che è quello di distruggere le famiglie. Questo tipo di atteggiamento da tenere con i figli, vale anche per quelli spirituali infatti, lo si tiene per proteggerli e perché sono amati.

Ogni famiglia, ogni mamma, ogni papà, vengono da Dio, quindi tutti noi dovremmo riprodurre la Sua santità e il Suo carattere essendo stati creati a Sua immagine e somiglianza.

Le Scritture presentano la maniera in cui Dio formò l’uomo.

Genesi 2:7; 7 Allora l'Eterno Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente.

Immaginate per un attimo la scena, Dio che con la polvere della terra fa la forma dell’uomo e poi gli soffia nelle narici un alito di vita e l’uomo che aprendo gli occhi si ritrovò con il viso di Dio a poca distanza dal suo. Quel viso fu la prima cosa che l’uomo vide quando divenne vivente, questo è un qualcosa di glorioso e straordinario. Questo dovrebbe darci grande consapevolezza di come dovremmo vivere perché quando noi sappiamo da dove veniamo, abbiamo anche la sicurezza di chi siamo e di dove stiamo andando. Il sacrificio di Gesù è servito soprattutto a farci ritornare al Padre e quindi per questo ad identificarci in Cristo come figli.

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