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La benedizione della comunione

La benedizione della comunione

“LA BENEDIZIONE DELLA COMUNIONE”

Casavatore 21-01-2021                                                                            PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO                                                                              

Dio ha qualcosa di meraviglioso preparato per noi, ma se non siamo noi ad andarcelo a prendere non lo riceviamo. Noi siamo bravi ad addossare responsabilità nostre ad altri, questo perché vogliamo ricevere senza fare nulla e questo tipo di atteggiamento, lo usiamo anche con Dio, ma Egli ci ha dato dei principi per realizzare cose nella nostra vita. In questo inizio anno, abbiamo ricevuto molte istruzioni affinché esso sia benedetto, e una di queste è che la comunione con Dio è al di sopra di tutto e di tutti.

Giovanni 5:30; 30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.

Dobbiamo capire che senza Dio non possiamo nulla e che abbiamo bisogno della comunione con Lui per adempiere allo scopo per cui ci ha creati. Dobbiamo avere la rivelazione di questo che ci sta dicendo Gesù perché se ha detto questo di Lui figuriamoci per noi. Lo stesso dice di noi in:

Giovanni 15:5; 5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.

Se vogliamo realizzare il Suo proposito dobbiamo farlo solo attraverso di Lui perché da noi stessi non possiamo fare nulla. Ora se non riceviamo questa rivelazione dentro di noi, non potremo mai dipendere totalmente da Lui. Questo significa che senza di Lui e senza la comunione con Lui, non siamo nulla e non possiamo fare nulla.

Giovanni 15:7; 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.

Questo verso, ci indica chiaramente della benedizione che viene attraverso la nostra comunione con Dio perché quando questa è assente, non c’è benedizione. Dio ha differenti relazioni con l’uomo, infatti la relazione che può avere con le persone del mondo è differente da quella che ha con i Suoi figli. Per esempio, con i figli degli altri noi non ci permetteremo mai di dirgli cose che diremo ai nostri figli, perché la nostra relazione con loro non ce lo permette, quella è una cosa che devono fare i loro genitori. Allo stesso modo Dio non può avere una relazione e quindi una comunione con chi non è figlio, per questo, quando parliamo di benedizioni che vengono dalla comunione con Dio, stiamo parlando dei Suoi figli.

Ma quali sono le benedizioni che vengono dalla comunione con Dio?

La prima è che dalla comunione con il nostro Papà acquisiamo diritti e privilegi. Ad esempio i nostri figli, con noi, hanno dei diritti e dei privilegi che non hanno le altre persone, questo perché sono nati nella nostra casa e vivono con noi, l’unica condizione richiesta, è che restino in comunione con noi. Tutto questo dura fino a che restano in casa nostra, dove sono stati educati e disciplinati, perché naturalmente, vogliamo che anche loro si possono creare la loro famiglia e quindi certe cose non possiamo più farle, anche se restiamo i loro genitori. Quando i figli vanno via di casa, il più delle volte, resteranno comunque in possesso delle chiavi e se aprono il frigo non chiedono il permesso, perché sono i nostri figli e quella resta la loro casa e quindi continuano ad avere diritti e privilegi.

Dio ha risposto alle preghiere d’Israele, non perché erano perfette e malgrado in certi momenti non avevano la fede, furono liberati perché avevano dei diritti e dei privilegi in quanto popolo di Dio.

Esodo 4:22; 22 E tu dirai al Faraone: "Così dice l'Eterno: Israele è il mio figlio, il mio primogenito".

Quindi malgrado che, in certi momenti non avevano la fede e l’avessero rinnegato più volte nel deserto, per il fatto di essere figli, per tutto il tempo del loro peregrinare, Dio ha provveduto in modo soprannaturale. Ora se Dio ha fatto tutto questo per Israele, pensate cosa potrebbe fare nelle nostre vite, se noi glielo permettiamo, in quanto divenuti Suoi figli, attraverso il sacrificio di Gesù. Quindi, mettiamo Dio al primo posto nella nostra vita e diritti e privilegi saranno per noi, ma se rompiamo la comunione con Lui, Egli non sarà più obbligato a provvedere ai nostri bisogni. Quando la nostra comunione con Lui è viva e vera, solo allora avremo il diritto di chiedere. Come toccare profondamente il cuore di Dio? Andare alla Sua presenza solo per il desiderio di voler stare in comunione con Lui. Molti di noi, sono abituati a fare le liste della spesa a Dio, richiedendo solo cose che possono soddisfare i nostri bisogni, ma il nostro bisogno primario deve essere quello di ricercarLo, solo perché vogliamo stare con Lui, alla Sua presenza.

Luca 11:9-11; 9 Perciò vi dico: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. 10 Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. 11 E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe?

Questi versi testimoniano quello che sono, come figli, i nostri diritti e privilegi se coltiviamo una vera comunione con Papà. Essere figli, ci dà diritto di usare il nome di Gesù che apre i cieli e di chiedere affinché ci sarà dato, questo perché Dio onora sempre i figli ubbidienti che lo onorano.

In ebraico “chiedere” significa che dobbiamo chiedere perché “è un nostro diritto farlo, è un Suo diritto risponderci”. Gesù disse che la guarigione, la liberazione e la provvidenza, sono il pane per i figli.

Matteo 15:26; 26 Egli le rispose, dicendo: «Non è cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».

Gesù a quella donna, che chiese liberazione per la figlia, disse che non era bene operare per lei, perché? Perché, era una gentile e non era una figlia del patto. Noi, come figli, abbiamo diritto alla guarigione, alla liberazione e alla provvidenza in

ogni area della nostra vita, perché Dio è un Padre buono e misericordioso che ha in cuore il desiderio di benedire la vita dei Suoi figli. Inoltre, non abbiamo bisogno di nessun permesso per entrare nella presenza di Dio, perché siamo Suoi figli.

Ebrei 4:16; 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno.

Quindi accostiamoci sapendo che abbiamo dei privilegi, Lui non dice che Gli dispiace ma non ci può ascoltare e di provare in un altro giorno, Lui dice di accostarci con fiducia e con pieno diritto, perché siamo Suoi figli.

Romani 8:17; 17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.

Noi siamo figli e coeredi di Cristo, questo non significa che siamo Lui, ma che abbiamo i Suoi stessi diritti e privilegi. Dio ha sempre risposto a Gesù in qualunque Sua richiesta e lo stesso vuole fare con noi, l’unica condizione è avere una comunione viva con Papà e questo significa aver messo Lui al primo posto nella nostra vita.

Quando abbiamo bisogno di aiuto a chi ci rivolgiamo? Alla raccomandazione di una persona? Guardate cosa dice la Parola.

Salmo 121:2; Io alzo gli occhi ai monti: da dove mi verrà l'aiuto? 2 Il mio aiuto viene dall'Eterno, che ha fatto i cieli e la terra.

Come può Dio che è così grande e così meraviglioso, avere comunione con noi essere umani, che siamo nulla e che non possiamo fare nulla? È perché che Lui ci ha fatto simili a sé stesso, non siamo Lui, ma siamo della Sua stessa natura, ci ha fatto a Sua immagine e a Sua somiglianza.

1°Giovanni 3:2; 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è.

La prima benedizione della comunione e della relazione con Dio è quella di acquisire diritti e privilegi, perché Lui, attraverso Gesù, ci ha fatti figli.

 

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