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La passione per Dio

La passione per Dio

“LA PASSIONE PER DIO”

Casavatore 30-05-2021                                                                             PREDICAZIONE: PASTORE ANTONIO RUSSO

Luca 3:16; Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non sono neppure degno di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco.

Tutti noi dobbiamo bramare un battesimo di fuoco che porta nuovo entusiasmo, nuova passione e nuovo zelo nella nostra vita. Questa condizione ci permette di realizzare cose nuove nella nostra vita infatti, questo battesimo di fuoco, ci fa vivere due principali qualità. La prima è quella della purificazione, della santificazione e del cambiamento che ci mette nelle condizioni di approcciare Dio nel pieno della consacrazione affinché la chiesa possa presentarsi a Gesù santa e irreprensibile come la definì l’apostolo Paolo. Il secondo motivo è per infuocare coloro che hanno perso la passione e il fuoco per Dio.

Ci sono tre categorie di persone nella chiesa di oggi:

1) Gli Stanchi; 2) Gli Arresi.

È bene sapere, che quando c’è una crisi o quando passiamo momenti particolari, si manifesta sempre quello che abbiamo dentro di noi. Per questo motivo, la crisi o lo scuotimento, avviene perché Dio vuole purificare e quindi mettere fuori tutto quello che non ci permette di camminare con santità e fede nel proposito di Dio per noi. Questo vuol dire che, la presenza di momenti particolari o di crisi, non sempre sono negativi ma servono affinché ci sia data la possibilità di fare una conversione per rimetterci in carreggiata e nella direzione che Dio ci ha dato. Dio è il Signore e siamo noi che dobbiamo sottometterci alla Sua volontà perché Dio non comprometterà mai la Sua volontà e la Sua Parola. Per questo oggi abbiamo bisogno di un battesimo di fuoco e di potenza per ravvivare nei nostri cuori la passione per Dio. Ciò ha a che fare con il tornare al primo amore, perché Gesù un giorno ha detto che se non viviamo nel primo amore stiamo peccando. A riguardo, Dio disse ricordati dove sei caduto, ritorna al tuo primo amore perché, la tiepidezza è peccato.

Apocalisse 2:2/4; 2 Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi; e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Vso. 4 Ma io ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore.

In questi versi, Dio sta parlando con la chiesa di Efeso, facendogli apprezzamenti per come è stata fedele a Lui in quasi tutte le cose, perché poi le dice che contro di lei aveva solo il fatto che aveva lasciato, ad un certo punto, il primo amore e quindi che si era raffreddata. Se Dio parla e ci dice ciò che non va è perché ci ama così tanto che vuole che la nostra vita sia allineata con la Sua volontà e con il suo proposito. Cos’è il primo amore? Il primo amore è la passione iniziale che abbiamo ricevuto quando abbiamo conosciuto Gesù nella nostra vita. Avevamo così tanta fame, che andavamo ovunque si parlava di Cristo, questo si chiama primo amore. Se, come detto, il primo amore è la passione iniziale che tutti avevamo per Gesù, la tiepidezza è quella di vivere nel compromesso con i costumi del mondo. (modi di agire, pensare, gelosie, rancore, invidie, lamentela e critica ecc…)

3) Gli Appassionati.

Questi sono quelle persone che vivono con passione la loro intimità con Dio e sono concentrate sul Suo proposito per la loro vita. Quelli che hanno messo Dio al primo posto nella loro vita e che hanno una continua intimità con Lui.

Il fuoco di Dio arriva per TRE motivi:

  1. Per giudizio. Accadde nelle città di Sodoma e Gomorra.
  2. Per santificazione. Questo ha a che fare con cambiamento e purificazione.
  3. Per passione. Per riportare alla Passione per Dio.

Ci sono quelli che cercano spiegazioni in tutto quello che Dio fa nelle loro vite, ma non è così che funziona. Infatti, dobbiamo comprendere che quando ci accostiamo con la ragione non riusciremo mai a capire Dio. Questo accade perché, quando non abbiamo il fuoco di Dio viviamo solo nella religiosità e mostriamo un'apparenza. Sotto l'influenza di questo spirito religioso, siamo pacati e ci dà fastidio chi fa sul serio con Dio con tutte le sue forze. È una apparente gentilezza che nasce da una forma di ribellione alla volontà di Dio... Al fuoco di Dio. Quando in noi c'è il fuoco di Dio, non ci sarà spazio per un fuoco estraneo. Lo spirito di questo tempo infatti opera nel mondo ma ha a che fare con la chiesa, esso si chiama spirito religioso. Questo spirito opera con la compiacenza e vuole piacere a tutti, ma chi vuole piacere a tutti, non può piacere a Dio. Questo perché si inizia a tollerare il peccato senza mai parlare di ravvedimento e cambiamento, questo è un fuoco estraneo.

Efesini 2:2; 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell'aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza,

Dio chiama queste cose influenza di demoni infatti, esso è uno spirito sottile che ci sussurra di non dover pagare il prezzo e di accomodarci senza infuocarci, quindi un freno nella nostra vita. Chi pensa così ha l'influenza di questo spirito religioso e quando vede un appassionato per Gesù, lo vede come fanatico. I figli di Aronne offrirono un sacrificio che Dio non aveva chiesto e furono bruciati dal fuoco… C'era un fuoco estraneo sull'altare. Questo tipo di sacrificio viene dalla carne e non dallo spirito e quindi la presenza di Dio non c'è perché non è secondo la Sua volontà.

Guardate, invece il fuoco di passione che era dentro a Geremia:

Geremia 20:9; 9 Non lo menzionerò più, non parlerò più del suo nome, ma la sua parola era come un fuoco nel mio cuore, un fuoco ardente chiuso nelle mie ossa, mi sforza di contenerlo ma non potevo.

Geremia era un profeta infuocato e determinato contro un popolo ribelle, lui soffriva per il nome di Dio perché lo perseguitavano, quindi scelse di fermarsi, ma non ci riusciva perché la Parola bruciava dentro di lui. Niente e nessuno potrà mai distruggere una persona che ha passione. La peggiore condizione o cosa che ci possa capitare nella vita è vivere senza passione per Dio perché, senza di essa, non potremo continuare a farlo. La passione per Dio è una forza soprannaturale dentro di noi che ci spinge e ci motiva ad andare avanti e a non bloccarci e a non mollare mai!! Siamo stati creati per avere passione, ma dobbiamo indirizzarla verso le cose giuste ovvero il Regno. Quando facciamo qualcosa senza passione, stiamo perdendo tempo perché non produce nulla nella nostra vita. É un motore che ci motiva a non arrenderci mai. Se serviamo Dio senza passione siamo infelici e perdiamo solo tempo, perché la passione per Dio ci dice chi siamo, cosa vogliamo dalla vita e cosa abbiamo trovato nella vita. Senza passione vivremo un cristianesimo superficiale e senza impegno, di conseguenza non avremo passione per il Regno, per la salvezza delle anime, per il discepolato ecc… Quando invece siamo appassionati saremo perseguitati dallo spirito di questo secolo che rimpiazza la passione e la fede con l'ottimismo e l'entusiasmo. La passione e l’entusiasmo, sono due cose differenti infatti, mentre la passione è determinata e vuole le cose ad ogni costo, l'entusiasmo finisce dinanzi alle difficoltà. In altre parole, l’ottimismo e l’entusiasmo sono naturali e sono senza potenza, invece la fede e la passione producono potenza perché soprannaturali. Qui sono riportate delle Scritture che testimoniano di alcuni personaggi ripieni della passione per Dio:

Esodo 33:15; 15 Mosè allora gli disse: «Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui.

La passione di Mosè era la presenza di Dio.

Salmo 27:4; 4 Una cosa ho chiesto all'Eterno e quella cerco: di dimorare nella casa dell'Eterno tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza dell'Eterno e ammirare il suo tempio.

La passione di Davide era adorare Dio. Fu perseguitato da sua moglie Mikal quando lo vide danzare davanti alla presenza di Dio, questo fu lo spirito religioso che voleva intimidirlo.

Giovanni 6:38; 38 perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

La passione di Gesù era fare la volontà del Padre, si spogliò della Sua deità per fare la volontà del Padre. La passione per Dio ci dà la forza interiore per affrontare ogni tipo di sofferenza.

Atti 1:3; 3 Ad essi, dopo aver sofferto, si presentò vivente con molte prove convincenti, facendosi da loro vedere per quaranta giorni e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.

Gesù dopo tutta la sofferenza e la resurrezione si presentò di nuovo ai discepoli per insegnare le cose del regno…Era appassionato. Lui era motivato dal compiere la volontà del Padre...questa era la Sua motivazione e ciò che lo guidava. La gioia dinanzi a Gesù era quindi fare ciò che al Padre piaceva ed era vedere la famiglia di Dio (il proposito di Dio Padre) realizzarsi. Quando passiamo una prova o una sofferenza, ricordiamoci il motivo per cui lo stiamo facendo (salvezza delle anime, fare discepoli, adempiere la volontà del Padre, crescere nell'intimità). Il diavolo cercherà di fermarci non per chi siamo oggi, ma per ciò che Dio ci ha chiamato a fare e ad essere. Non dobbiamo evitare il dolore e la sofferenza, i giovani per evitare la sofferenza e il dolore si tolgono la vita. È il dolore ciò che ci prepara e ci forma, Gesù fu preparato per la volontà del Padre attraverso la sofferenza. Se Gesù ha imparato l'obbedienza attraverso le sofferenze con una passione dentro per affrontare tutto... Allora dobbiamo farlo anche noi. Noi cerchiamo sempre una via d'uscita alla sofferenza mentre Gesù ci dice ben altro:

Ebrei 5:8; 8 Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì,

Gesù imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì, questo vuol dire che la passione per Dio, ci dà la forza per agire e per non restare solo a guardare.

Giovanni 4:34; Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua.

Il cibo di Gesù, era quello di agire e di fare la volontà del Padre. Quando compiamo un’azione, riceveremo sempre un risultato, ma quando non ci muoviamo, non riceveremo mai risultati. La sofferenza e la persecuzione sono risultati, così come la conquista... Ma solo se agiamo avremo risultati. La passione fa agire la chiesa portandola a compiere l'opera di Dio, solo chi si arrende non vedrà i propri sogni realizzati. Quindi, se desideriamo salvare i perduti agiremmo, se diciamo di avere passione per i perduti andremo a salvarli e se abbiamo passione per liberare persone dall'ignoranza, andremo ad insegnare. La passione ti farà essere infettivo infatti, Il fuoco della passione è contagioso. Ci sono due modi per fare discepoli: Per mezzo della disciplina o per mezzo della passione. La disciplina è accettabile quando viene motivata dalla passione per Dio.

Qual è la fonte della passione? La chiamata è la prima fonte della passione. La presenza di Dio è la seconda fonte della passione. L'altare della Sua presenza è la terza fonte della passione, dove ci arrendiamo e ci consacriamo a Dio.

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