Casavatore, 20/11/2016 PREDICA: PASTORE ANTONIO RUSSO
I figli di Dio hanno ricevuto la promessa dello Spirito Santo, che si ottiene per mezzo della fede. Gesù iniziò a operare i primi
miracoli solo dopo aver ricevuto il battesimo, ovvero quando lo Spirito Santo prese dimora in Lui. Allo stesso modo gli unti di Dio possono compiere straordinarie opere potenti attraverso l’unzione dello Spirito Santo.
In 2 Re 2:9 si racconta della richiesta che Eliseo fece ad Elia di ricevere la doppia porzione della sua unzione. Elia trasferì la sua
unzione su Eliseo non attraverso l’insegnamento, bensì attraverso la paternità. La Bibbia ci fa conoscere i miracoli di
entrambi e ci fa sapere che Eliseo ne fece 16, esattamente il doppio di quelli di Elia.
L’unzione è misurabile dai risultati, solo Gesù ne ebbe senza misura! Essa non cresce istantaneamente, ma gradualmente attraverso il suo esercizio. Dichiarare l’unzione è un passo fondamentale per iniziare ad esercitarla, ma molti non la dichiarano a motivo della loro incredulità e per paura di essere giudicati o criticati dagli altri.
L’unzione è soprannaturale e ci è stata data per il bene degli altri. In presenza di infermi, quindi, invece di intimidirci dobbiamo avere il coraggio di esporci e di pregare per loro. Lo Spirito che è in noi vuole operare, ma non può farlo senza la nostra disponibilità, se Gli neghiamo la nostra bocca e le nostre mani. Dio ci esorta a lasciarci usare da Lui e ad essere strumenti nelle Sue mani per manifestare segni, miracoli e prodigi. Accogliamo questo invito e muoviamoci nella Sua guida soprannaturale, con franchezza e amore per rispondere al grido dei bisognosi intorno a noi.
