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Avere fame e sete delle cose spirituali

AVERE FAME E SETE DELLE COSE SPIRITUALI

Casavatore, 29/05/2016                                                                                                                            PREDICA: PASTORE ANTONIO RUSSO

La fame e la sete sono bisogni naturali e quando mancano è evidente che c’è un malessere. Quando si nasce di nuovo si avverte un forte desiderio di conoscere Dio e la Sua Parola. L’apostolo Pietro in 1 Pietro 2:2 paragona i nuovi nati in Cristo ai bambini naturali e dice che desiderano ardentemente il puro latte della Parola, come questi ultimi hanno fame del latte materno. Questo vuol dire che quando un credente non ha più questo desiderio necessita di cure. Chi sta male spiritualmente non riesce ad esprimere gioia, si sente smarrito, non avverte il bisogno di cercare Dio. Il peccato è una delle cause di tale condizione. Davide cercava Dio al mattino, ma anche di notte. Era perseguitato dal re Saul, ma invece di lamentarsi cercava il Signore e sentiva la Sua protezione. Nonostante fosse ricercato e costretto a nascondersi, cantava con gioia. Egli ci dà l’esempio di come dobbiamo porci quando ci troviamo ad affrontare le avversità. Poiché per Dio non esistono situazioni disperate, anche noi abbiamo motivo di cantare di gioia all’ombra delle Sue ali. Il Vangelo di Luca parla della fame che Gesù aveva delle cose spirituali. All’età di tredici anni Gesù aveva così tanta fame della Parola, che dopo la Pasqua rimase nel tempio a discutere con i dottori. I Suoi genitori erano andati via da Gerusalemme per fare ritorno a Nazaret e solo dopo un giorno di cammino si accorsero che nella comitiva Egli non c’era. Dovettero tornare indietro e impiegarono tre giorni per trovarLo. Si stupirono nel sentirLo parlare con i dottori nel tempio e vedere come veniva ascoltato dai presenti. Ma Lui aveva la consapevolezza di doversi occupare delle cose del Padre Suo e desiderava ardentemente approfondire la conoscenza della Parola. La fame spirituale può essere stimolata: 1)Mangiando il rotolo, cioè meditando la Parola di Dio, cosa essenziale per poterla portare agli altri; 2)Circondandoci di persone che amano Dio, che hanno fame di Lui e possono influenzarci positivamente, non di persone che ci portano lontano dalle cose spirituali; 3)Meditando sull’amore di Dio per noi e nutrendoci di questo amore che ci fortifica; 4) Meditando sulla natura di Dio, sulle cose che accrescono in noi il desiderio della Sua presenza e la nostra determinazione spirituale. Dio vuole darci il Regno, ma noi, oltre ad eliminare dalla nostra vita tutte le cose che ce ne precludono l’accesso, dobbiamo osservare le giuste priorità. In che modo? Cercando per prima cosa il Regno di Dio e la sua giustizia. Quando si mette il Regno prima di ogni altra cosa e si entra nella mentalità del cielo, si acquista la consapevolezza che nessuna cosa è impossibile con Dio e che non c’è nulla che Egli non possa cambiare.

 

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